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Campagne di Scavo - 2017

  • Cobulas (Milis): le fasi storiche dell'insediamento
    Il sito di Cobulas /Cuccuru de is zanas (Milis – OR) è ubicato su un lieve pendio tra i 97 e 100 m di altitudine s.l.m., tra la fascia pedemontana meridionale del Montiferru e il Campidano settentrionale. L’insediamento è costituito da un grande nuraghe complesso (pentalobato) e da un esteso abitato con fasi comprese tra l’età del Bronzo recente (XIV – XII sec. a.C.) e l’alto medioevo (VII sec. d.C.). Il sito è stato oggetto di varie campagne di scavo effettuate tra il 1985 e il 1990 dall’allora Soprintendenza Archeologica per le province di Cagliari e Oristano. Le nuove campagne di scavo realizzate sotto la direzione scientifica del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università degli Studi di Sassari sono parte integrante di un più vasto progetto di ricerca denominato “Paesaggi del Montiferru meridionale e del Campidano di Milis. Archeologia e territorio tra ricerca, tutela e valorizzazione”, già avviato sin dal 2013. Le nuove indagini si pongono una serie di obiettivi, tra i quali chiarire le problematiche relative alle tipologie insediative e alla vita quotidiana delle fasi romana e tardoantica, ma anche approfondire lo studio della complessa stratigrafia a partire dagli strati emergenti per giungere sino al terreno vergine, in modo tale da ricostruire a ritroso l’articolata dinamica di nascita, sviluppo e abbandono dell’insediamento.
  • Is Bangius (Marrubiu): Praetorium
    Il praetorium di Muru de Bangius (Marrubiu, prov.di Oristano), localizzato all’incrocio tra la via a Karalibus Turrem e l’iter compendiario per Forum Traiani, venne eretto probabilmente al principio del III sec. d.C. sotto l’imperatore Caracalla, con il finanziamento della civitas Foritraianensium come attestato da una targa marmorea originariamente affissa sul prospetto dell’edificio; al praetorium era annesso un edificio termale, interessato da diverse fasi. Lo scavo ha consentito di dimostrare che insieme al praetorium sorsero altre strutture coordinate all’asse viario: si tratta di ambienti quadrangolari, privi del decoro che caratterizza invece il praetorium (mosaici, affreschi, membrature architettoniche e sculture in marmo), nei quali possono agevolmente riconoscersi le tabernae per la gente comune, mentre il praetorium era destinato al governatore della provincia e ai personaggi di alto rilievo sociale: la struttura del praetorium e gli altri fabbricati sopravvissero fino al termine del VII secolo, quando si dovette avere l’abbandono del complesso, almeno per quanto le indagini consentono attualmente di leggere.
  • Monte Prama (Cabras): area funeraria e sacra della prima età del Ferro
    Lo scavo 2017 nell’area di Mont’e Prama- Cabras, a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Cagliari e delle province di Oristano e del Sud Sardegna, dell’Università degli Studi di Sassari- Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici della sede di Oristano, Consorzio Uno di Oristano e Casa Circondariale di Oristano- Massama, è stato condotto dal 1° settembre al 31 ottobre. La ricerca ha visto la partecipazione degli archeologi della Soprintendenza (Alessandro Usai), dell’Università (Raimondo Zucca, Pier Giorgio Spanu), del Consorzio Uno (Adriana Scarpa, Luciana Tocco), con gli allievi della Scuola di Specializzazione e l'organizzazione affidata all’archeologa Barbara Panico.
  • Nabeul (Tunisia): alla ricerca del forum
    Gli studenti della Scuola di Specializzazione sono stati protagonisti della IX missione archeologica tunisino-italiana a Neapolis (Nabeul - Neapolis - Tunisia) che si è svolta tra il 2 ed il 15 luglio 2017, che è stata coordinata dai Proff. Raimondo Zucca e Pier Giorgio Spanu e dal Prof. Mounir Fantar, responsabile Archeologo dell'area della Tunisia del Nord Est. La campagna si è svolta grazie all'accordo quadro siglato nel 2009 tra l'Institut National du Patrimoine di Tunisi e l'Università degli Studi di Sassari e ha coinvolto quattro specializzandi della sede di Oristano oltre ad alcuni studenti tunisini.

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