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Home > Notizie e Rassegna stampa > 2010 > I vini alternativi: dal biologico al biodinamico
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I vini alternativi: dal biologico al biodinamico

Seminario: i vini alternativi: dal biologico al biodinamico

21 maggio 2010

Solo alcuni anni fa, i termini biologico e biodinamico applicati alla viticoltura erano quasi un tabù. I più non sapevano neanche cosa volessero dire e perfino gli addetti al settore abbozzavano idee molto vaghe, spesso contraddistinte da un'invincibile diffidenza.

Ma qualcosa è lentamente cambiato. Da una parte un consumatore sempre più orientato verso l'acquisto di prodotti a basso impatto ambientale, dall'altra una ricerca di diversità e autenticità dei viticoltori, molti dei quali hanno sposato l'agricoltura biologica, biodinamica o naturale per motivi etici o perchè si adattava quasi perfettamente al modo in cui loro o le loro famiglie, per generazioni, avevano fatto il vino.

In Italia, la produzione vinicola biologica copre un totale di 31.709 ettari di vigneti con Sicilia (7.674 ettari) e Toscana (3.946 ettari) in testa.
La viticoltura biodinamica è rappresentata da 375 aziende certificate Demeter mentre oltre 80 sono in conversione, con un incremento annuo costante tra il 2 e il 3 per cento. Il risultato è la nascita di un nuovo mercato, da molti esaltato e da altri additato come "nuova moda" più o meno duratura.


Se ne è parlato il 21 Maggio, presso l'Auditorium di San Domenico a Oristano, nel convegno scientifico dal titolo "I vini alternativi: dal biologico al biodinamico", organizzato dal Consorzio UNO Promozione Studi Universitari Oristano e dall'Università degli Studi di Sassari e realizzato nell'ambito del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia.

Il convegno è stato organizzato in collaborazione con l'Assoenologi Sardegna (per il quinto anno consecutivo) e la Camera di Commercio di Oristano.
I lavori sono stati coordinati dal Presidente del corso di laurea, Prof. Giovanni Antonio Farris, e dal Vice Presidente dell'Assoenologi, Mariano Murru.

Sono interventuti:
Saverio Petrilli, Direttore Tecnico della Tenuta di Valgiano (Lucca), Adamo Domenico Rombolà docente dell'Università di Bologna, Marco Serventi, Vice Presidente dell'Associazione Demeter Italia, Cristina Meloni, Responsabile Gestione Ambientale della Meloni Vini (Selargius, Cagliari), Graziella Benedetto docente dell'Università di Sassari e di Giuseppe Carrus, Coordinatore Editoriale della Guida dei Vini del Gambero Rosso.

Nel corso della manifestazione si è tenuta la premiazione del vincitore della IV edizione del concorso per la vinificazione riservato agli studenti del corso di laurea ed organizzato in collaborazione con Agris Sardegna.
Al termine, al Chiostro del Carmine, si è svolta una degustazione guidata di vini biologici e biodinamici sardi e nazionali a cura di Saverio Petrilli e Giuseppe Carrus"

 

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Pubblicato da Redazione Web Consorzio UNO


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