Consorzio UNO - L'Università a Oristano

Campagne di Scavo - 2018

• Iloi - Sedilo
  Il complesso archeologico di Iloi (Sedilo – OR) è ubicato presso l’orlo del pianoro basaltico, e domina le valli percorse dal Riu Iloi e dal Riu Funtana Niedda e, a S, l’ampia valle del Tirso, ora invasa dalle acque del Lago Omodeo. Qui, entro un’area di circa m 300 x 200, oltre ad una vasta necropoli prenuragica a domus de janas, si trovano un nuraghe complesso di tipo misto, un abitato di strutture circolari e plurivano, due tombe di giganti di tipo isodomo. Le ricerche condotte dall’Università di Sassari dal 1986 al 2004 hanno consentito di portare alla luce le tombe di giganti ed alcune strutture dell’esteso abitato e di determinare le fasi di utilizzo comprese tra il Bronzo Medio (XVII sec. a.C.) e l’età altomedievale (VII sec. d.C.). Nel 2016, sulla base di una nuova concessione ministeriale, sono state avviate le indagini di scavo nell’area perilacustre (Su Surpiaghe) e nell’altopiano (Iloi).
• Nabeul - Neapolis (Tunisie)
  La XII Missione Archeologica a Neapolis (Nabeul - Tunisie) si è svolta tra il 15 settembre ed il 22 settembre 2018, nell’ambito dell’Accordo quadro tra l’Institut National du Patrimoine di Tunis e l’Università di Sassari, rinnovato per tre volte consecutive. L’attività di ricerca si è svolta sia nell’area archeologica di Neapolis, sia nelle aree archeologiche contermini di Pupput e di Menzel Temime. L’attività archeologica principale degli studenti della Scuola è stata indirizzata verso la realizzazione di una ricostruzione in 3D, secondo le metodologie della Archeologia virtuale, della città di Neapolis nelle fasi punica, romana fino al IV secolo d. C., tardo antica dagli inizi del V sec. d. C.
• Pollentia - Mallorca (Spagna)
  La I Missione Archeologica a Pollentia (Mallorca - Espana) si è svolta tra il 30 luglio ed il 6 agosto 2018, guidata dai Professori Miguel Angel CAU (Universitat de Barcelona) e María Esther CHÁVEZ ÁLVAREZ (Universidad de La Laguna- Tenerife): una straordinaria impresa archeologica mediterranea, che con una équipe internazionale, catalana, spagnola, portoghese, francese, statunitense, tedesca etc. sta rivelando la colonia che fu fondata dopo la conquista delle Baleari nel 123 a. C. ad opera di Quinto Cecilio Metello, detto per il trionfo riportato sulle popolazioni dell’arcipelago “il Balearico”. In realtà lo scavo dell’ultimo quindicennio ha rivelato che la vera fondazione della colonia si assegna al 70 a. C., mezzo secolo dopo la conquista. Le forze internazionali degli specializzandi oristanesi si sono aggiunte nel riordinare i materiali dello scavo archeologico che, lavati, disegnati e fotografati, hanno evidenziato una fase anteriore alla fondazione della colonia, e che mostrano una comunità indigena aperta allo scambio da secoli, grazie ai due porti della Baia di Alcudia, a sud, e di Pollença a nord (porto maggiore e porto minore rispettivamente) divise dall’erto promontorio del Capo Pinar.
• Villamar - Necropoli punica
  La missione archeologica nella necropoli punica di Villamar, nella Marmilla sud-orientale, rappresenta una grande opportunità di ricerca in un contesto della Sardegna punica rurale e dei costumi funerari in un territorio ai margini della più consolidata presenza cartaginese nell’isola, e si svolge grazie a una concessione ministeriale accordata al Comune di Villamar.