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Pollentia - Mallorca (Spagna)

GOPRAlcudiacutLa I Missione Archeologica a Pollentia (Mallorca - Espana) si è svolta tra il 30 luglio ed il 6 agosto 2018, guidata dai Professori Miguel Angel CAU (Universitat de Barcelona) e María Esther CHÁVEZ ÁLVAREZ (Universidad de La Laguna- Tenerife): una straordinaria impresa archeologica mediterranea, che con una équipe internazionale, catalana, spagnola, portoghese, francese, statunitense, tedesca etc. sta rivelando la colonia che fu fondata dopo la conquista delle Baleari nel 123 a. C. ad opera di  Quinto Cecilio Metello, detto per il trionfo riportato sulle popolazioni dell’arcipelago “il Balearico”.
In realtà lo scavo dell’ultimo quindicennio ha rivelato che la vera fondazione della colonia si assegna al 70 a. C., mezzo secolo dopo la conquista.
Le forze internazionali degli specializzandi oristanesi si sono aggiunte nel riordinare i materiali dello scavo archeologico che, lavati, disegnati e fotografati, hanno evidenziato una fase anteriore alla fondazione della colonia, e che mostrano una comunità indigena aperta allo scambio da secoli, grazie ai due porti della Baia di Alcudia, a sud, e di Pollença a nord (porto maggiore e porto minore rispettivamente) divise dall’erto promontorio del Capo Pinar.
Il paesaggio è cambiato nel tempo, sia per la trasformazione di due profonde insenature a nord e a sud di Pollentia in lagune e stagni, progressivamente chiusi da barre di sabbia. I porti antichi sono stati individuati con le prime indagini geofisiche di Gaetano Ranieri dell’Università di Cagliari, ampliate recentemente e confermate da saggi di scavo che hanno messo in luce i cosiddetti“butti” di rifiuti ceramici, caratteristici di ogni approdo.

Le immagini aeree, con i droni della Missione pollentina, cui si aggiungono quelli della Scuola di Specializzazione di Oristano, hanno potuto offrire letture avanzate della topografia della colonia.
Intanto si è potuto individuare, tra i materiali dello scavo 2018, un frammento di anfora di tradizione punica, ma di età romana repubblicana, della fine del II sec. a. C., prodotta presso le officine ceramiche dell’oristanese (Tharros e Othoca).

 

 

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