UNO L'Università a Oristano

Consorzio UNO - L'Università a Oristano

Menu principale

L'Università a Oristano

UNOrienta

Servizi

Servizi OnLine

Ricerca e Territorio

Multimedia

Notizie e Rassegna stampa

Bacheca avvisi

Contatti

Trasparenza


Home > Notizie e Rassegna stampa > 2010 > Parco archeologico dei Fenici: presentazione del progetto Phoinix
Stampa il contenuto

Parco archeologico dei Fenici: presentazione del progetto Phoinix

phoinix

18 marzo 2010

Il 17 marzo nella sala Giunta della Provincia i presidenti delle Province di Oristano e Medio Campidano, Pasquale Onida e Fulvio Tocco hanno dato l’annuncio: il progetto del parco archeologico del golfo dei Fenici “Phoinix” ha ottenuto dalla Arcus, una società legata al Ministero per i beni culturali, uno stanziamento di 800 mila euro da distribuire nel triennio 2010-2012.

 

 



Alla riunione erano presenti i rappresentanti della Soprintendenza, delle Università di Sassari e di Cagliari, i sindaci dei Comuni dell’Oristanese e del Medio Campidano coinvolti nel programma, studiosi e archeologi.
L'archeologo e docente universitario Raimondo Zucca che e' stato il promotore del programma, coordinatore dell’unico corso di laurea in archeologia subacquea in Italia presente proprio ad Oristano, ha sottolineato con entusiasmo che con questo primo stanziamento sarà possibile dare la giusta valorizzazione ad uno dei territori culturalmente e storicamente più ricchi della Sardegna, tramite la rimodulazione del progetto con particolare attenzione alla gestione.

Il parco a rete, che potrà essere realizzato grazie alla collaborazione di diversi soggetti e degli enti locali, tra cui si auspica anche la Regione, prevede la creazione di «una via dei fenici che attraverserà i territori delle due province e dei vari paesi, una strada che da Capo Frasca arriverà a Capo San Marco con varie diramazioni - ha spiegato Raimondo Zucca - e avrà come punti di riferimento le rovine delle città fenicie di Neapolis, Othoca e Tharros».

Elemento determinante per la buona riuscita del progetto ora, a detta di tutti, è la sinergia e la volontà degli enti locali ad un’unione che porti allo sviluppo territoriale tramite un superamento delle barriere fisiche, politiche e strutturali.

Di seguito riportiamo il testo integrale divulgato durante la conferenza stampa tenutasi mercoledi 17 Marzo nella sala Giunta della Provincia di Oristano.

PRESENTAZIONE DEL "PARCO ARCHEOLOGICO DEL GOLFO DEI FENICI- PHOINIX"
ORISTANO, 17 MARZO 2010, ore 11,00
IL PARCO ARCHEOLOGICO DEL GOLFO DEI FENICI - PHOINIX


In occasione del Convegno PHOINIX- Il Parco Archeologico del Golfo dei Fenici, nella sede del Consiglio Provinciale di Oristano, il 19 novembre 2009, alla presenza del Soprintendente per i Beni Archeologici della Sardegna Fulvia Lo Schiavo, degli Archeologi della Soprintendenza Paolo Bernardini, Alessandro Usai, Emina Usai, di rappresentanti dell'Università di Sassari (Piero Bartoloni, Raimondo Zucca) e dell' Università di Cagliari (Carla Del Vais), i Rappresentanti delle Province di Oristano e del Medio Campidano e dei Comuni rivieraschi del Golfo di Oristano, hanno all' unanimità proposto alla Regione Autonoma della Sardegna, con un documento sottoscritto, 1' Istituzione del Parco Archeologico del Golfo dei Fenici- PHOINIX da effettuarsi, d' intesa con il Ministero per i Beni e le attività culturali, con Deliberazione di G. R. ai sensi dell' art.10 della L.R. 14 / 2006, rispondente alle direttrici stabilite dall' art. 101, comma 2- e) del D. Lgs. 42/2004.
Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, con sua nota dell' 11 febbraio 2009, ha espresso il proprio sostegno al Progetto Phoinix - Parco Archeologico del Golfo dei Fenici:

«Voglio evidenziare che l'area dell' Oristanese con gli importanti resti della frequentazione fenicia che si integrano alle straordinarie bellezze naturali, si offre come ambito privilegiato per la sperimentazione delle linee guida per la valorizzazione dei parchi archeologici che sono state elaborate dal gruppo di lavoro da me insediato con questo fine. Il progetto denominato PHOINIX, Parco archeologico del golfo dei Fenici, riunisce in un' organica programmazione i centri di Tharros (Cabras), Othoca (Santa Giusta) e Neapolis (Guspini) con i relativi musei.Esso rientra nell' originale tipologia dei parchi a rete che alternano aree archeologiche di grande valore storico a percorsi naturalistici molto suggestivi. Alla spalle di questa proposta, che ritengo di massimo interesse, si coglie Io studio di valenti specialisti e 1' attenzione dell' amministrazione per una buona gestione del territorio. E' infatti particolarmente lodevole che accanto alle attività di tutela e valorizzazione sia ben sviluppato 1' aspetto della comunicazione, destinato a rendere comprensibili le testimonianze archeologiche rinvenute in decenni di ricerche programmate. Nel progetto del
Parco archeologico del Golfo dei Fenici archeologia, storia e natura si integrano in un dialogo costante che potrebbe fare di quest' area un vero e proprio polo di attrazione scientifico culturale con l' effetto di incrementare il turismo legato all' archeologia. Per questi motivi non mancherà il mio impegno e la mia disponibilità a lavorare insieme per raggiungere questi obiettivi. SandroBondi ».


Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha inserito il PARCO ARCHEOLOGICO DEL GOLFO DEI FENICI-PHOINIX nell' ambito dei progetti di Parchi Archeologici e Aree Archeologiche nazionali di cui al Decreto Interministeriale del 30 dicembre 2009, per un finanziamento di 800.000 euro, tramite la ARCUS spa.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha comunicato che "data la natura del progetto in epigrafe, lo stesso potrebbe rientrare in un programma sperimentale di gestione e valorizzazione dei Parchi Archeologici per il quale è stata istituita con Decreto Ministeriale del 20 gennaio 2010 una Commissione così composta: Prof.ssa Elena Francesca Ghedini (Presidente); Direttore Generale per i Beni archeologici Dott. Stefano De Caro; Direttore Generale per la valorizzazione Dott. Mario Resca; Direttore Generale di Arcus Dott. Ettore Pietrabissa".

Il progetto PHOINIX-PARCO ARCHEOLOGICO DEL GOLFO DEI FENICI rappresenta la volontà comune delle due province del Medio Campidano e di Oristano, e dei Comuni rivieraschi del Golfo di Oristano, a partire dall' intesa del 9 Marzo 2006, sottoscriita dal Presidente della Giunta Regionale Soru, dal Presidente della Provincia di ORISTANO e dai Sindaci dei comuni di ORISTANO, SANTA GIUSTA e CABRAS, di procedere in costante sinergia per costruire un PARCO ARCHEOLOGICO a rete, frutto della condivisione da parte degli Enti Pubblici Territoriali, della Regione e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

In questo quadro deve ribadirsi la costante interazione fra le Amministrazioni locali provinciali e comunali e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in particolare i Soprintendenti Archeologi di Cagliari e Oristano succedutisi nel tempo, Fulvia Lo Schiavo e Marco Minoja.
Analogo legame ha legato le Amministrazioni provinciali e comunali con l' Università, in particolare con quella di Sassari, che ha concesso il patrocinio sin dal 2006, attraverso i Magnifici Rettori Maida e Mastino, il Preside Morace, il Cattedratico di Archeologia fenicio-punica Bartoloni. Ora abbiamo attivato un rapporto strutturale anche con quella di Cagliari, attraverso la docente di Archeologia fenicia e punica dell' Università di Cagliari e Curatrice del Museo di Cabras, Carla Del Vais.

PROSPETTIVE:
1) Le Amministrazioni Provinciali e Locali insieme agli Uffici periferici del Ministero per i Beni e
le Attività Culturali competenti per territorio ed oggetto devono costituire nell' immediato un
comitato tecnico per la definizione degli aspetti costitutivi del Parco Archeologico del Golfo dei
Fenici.
2) Deve essere arricchito il comitato scientifico che finora ha avuto 1' apporto di Piero Bartoloni e
Raimondo Zucca, codirettori, con gli Studiosi della Soprintendenza per i Beni Archeologici di
Cagliari e Oristano, e con 1' Università di Cagliari nella persona dell' archeologa Carla Del Vais.
3) Deve essere predisposto un progetto preliminare organico per la "Via dei Fenici" che abbraccia i paesaggi del golfo da Capo Frasca a Capo S. Marco, al Sinis, e che deve strutturare la zoma B della L. R. 14 /2006.
4) Deve essere predisposto un Piano di Gestione del Parco
5) Deve essere richiesta una rapida deliberazione della Giunta Regionale, d' intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la Istituzione formale del Parco Archeologico del Golfo dei Fenici.

IL PROBLEMA DELLA DEFINIZIONE CARTOGRAFICA DEL PARCO ARCHEOLOGICO DEL GOLFO DEI FENICI

Ai sensi del comma 5, art. 10. L. R. 14 /2006 il parco archeologico si articola in:
  a) zona archeologica, ossia l'area su cui insistono i beni (monumenti, insiemi architettonici ed emergenze
d'interesse archeologico);
  b) zona ambientale e paesaggistica, comprendente l'area di rispetto intorno alla zona archeologica e
idonea a garantire l'inserimento e la conservazione dei valori paesaggistici del contesto in cui la zona
archeologica è inserita;
  c) zona naturale attrezzata, comprendente le aree residue del parco in cui possono essere attrezzati servizi ad uso esclusivamente scientifico, culturale, ricreativo e turistico ai fini di valorizzazione e fruizione dell'area archeologica e di accoglienza dei visitatori.

Il Parco archeologico del Golfo dei Fenici, pur incentrandosi sulle tre città di Neapolis, Othoca e Tharros, comprenderà sia i Musei che documentano le testimonianze archeologiche della civiltà fenicia nel territorio del golfo di Oristano, sia altre aree archeologiche, negli agri delle tre citate formazioni urbane, interessate da testimonianze di cultura fenicia, ivi comprese sia quelle di ambito nuragico (come il santuario funerario di Monte Prama), sia quelle di tradizione punica in ambito romano (come il santuario ipogeico di San Salvatore di Sinis). In dettaglio la zona A potrà, preliminarmente, abbracciare le seguenti aree archeologiche:
1) Arbus- Punta Frasca. Edificio sacro (?) a pianta rettangolare (m 12 x 10) ascritto ad ambito punico.
2) Arbus-S'Ennas 'e s' Arca. Cave di arenaria a mare, sfriuttate già in età punica per la cita di Neapolis.
3) Arbus -S' Angiarxia. Preesistenze puniche nell'area della villa marittima del III secolo d.C.
4) Arbus-Sa Tribuna. Insediamento punico
5) Arbus.Punta sa Rana. Insediamento punico
6) Guspini-Coddu de Acca Arramundu. Preesistenze puniche alla villa marittima degli inizi del II secolo d.C:
7) Guspini- S. Maria di Neapolis. Città di Neapolis con il bacino portuale originario nello stagno di S. Maria più occidentale.
8) Terralba-Lagune di Marceddì e San Giovanni-Scali portuali di Neapolis.
9) Terralba -Baiangius- Fattorie puniche
10) Terralba- Marceddì- Museo del Mare
11) Arborea-Orri. Tempio a pozzo muragico riutilizzato come santuario punico a divinità salutare
12) Arborea-Abitato. Museo MUB- Sezione archeologica punica
13) Santa Giusta- Abitato. Città fenicia e cartaginese di Othoca con bacino portuale nell' attuale laguna di Santa Giusta.
14) Santa Giusta- Abitato. Museo Aeden. Esposizione delle testimonianze di cultura materiale fenicia e punica dall' abitato, dalla necropoli e dal bacino portuale di Othoca.
15) Oristano- ANTIQVARIVM ARBORENSE- // PHOINIX. Rete. Museale dei Fenici
16) Cabras- Canale scolòatore. Isolotto con tempio a pozzo nuragico sede di un santuario punico.
17) Cabras-Abitato. Museo Civico G. Marongiu. Esposizione delle testimonianze di cultura matertiale fenicia e punica di Tharros e del Sinis.
18) Cabras-San Salvatore. Fase punica
19) Cabras- Laguna di Mistras. Bacino portuale di Tharros.
20) Cabras- Città fenicia e punica di Tharros
21) Cabras- Nuraghe Cadaane. Santuario tardo punico.
22) Cabras- Santuario funerario nuragico di Monte Prama, con deposizioni di materiale fenicio.
23) Cabras- Mal di Ventre. Nuraghe con testimonianze fenicie.
24) San Vero Milis. Cala Su Pallosu. Bacino portuiale Korakodes. Giacimento subacqueo (relitto) di Sa Tonnara A del IV secolo a.C.
25) San Vero Milis- Riuso in età cartaginese delle domus de janas di Serra is Araus.
26) San Vero Milis- Nuraghe S' Uraki- Su Padrigheddu. Insediamento nuragico aperto al rapporto con i Fenici
27) San Vero Milis-Abitato. Museo di San Vero Milis. Esposizione delle testimonianze di cultura materiale fenicia e punica del territorio.

Nella Zona B (ZONA AMBIENTALE E PAESAGGISTICA) dovrebbe strutturarsi la "Via dei Fenici", che collega le tre città fenicie del Golfo di Oristano, nell' ambito dei paesaggi tipicamente fenici dei fiumi, delle lagune, delle paludi, delle saline, delle pianure, delle colline e delle coste (Aree gravitanti attorno al golfo di Oristano dei comuni di Guspini-Arbus (MC), Terralba, Arborea, S. Giusta, Oristano, Cabras, Riola, Nurachi, San Vero Milis).

La ZONA C comprenderà le zone attrezzate di servizio al Parco. Al Parco si raccordano la Rete Museale dei Fenici, ed i Musei di Cabras, Oristano, Santa Giusta, San Vero Milis, Il Parco dei Suoni- Riola, la sezione archeologica del Museo di Arborea, il museo del Mare di Terralba.


STORIA DELL'IDEA PROGETTUALE «PHOINIX»

Il termine "PHOINIX" ci riporta ai Fenici, il popolo che fondò sulle coste del golfo di Oristano, al termine di un complesso processo di relazioni con i Sardi nuragici, le tre città di Neapolis, Othoca e
Tharros.
Filone di Biblo, agli inizi del I secolo d.C, conosce Phoinix, il padre dei Fenici, noto anche come Chanaan, "il cananeo". Phoinikes sono nel greco di Omero i Fenici, ma il termine è già noto nel greco miceneo di Cnosso, nel 1250, con il significato di "colore rosso" o di una"pianta", forse una specie di cisto.
Per l'Iliade e l' Odissea phoinix è anche il color rosso porpora, ma anche la palma.
I Fenici chiamavano se stessi Chanani, forse significante "i rossi", come è noto già nell' archivio di Ebla, alla metà del III millennio a.C. che registra ca-na-na-um, ca-na-na. Così anche per la Bibbia
Canaan generò Sidone, la celebre città della Fenicia.

A) La deliberazione di G.R. n. 36 / 5 del 26 luglio 2005 ha previsto un «futuro Museo della civiltà fenicia della Sardegna» (...) al centro del Golfo di Oristano», come fulcro della Rete Museale della Provincia di Oristano.

B) L' Università di Sassari con nota del Magnifico Rettore, Prof. Alessandro Maida, prot. 2013 del 25 gennaio 2006, indirizzata al Sindaco del Comune di Oristano Antonio Barberio, ha accettato di svolgere il ruolo di Partner Istituzionale qualificato nel quadro della Misura 5.1. del POR SARDEGNA 2000-2006 in funzione del Bando della Regione Autonoma della Sardegna "Polis". Progetti di qualità' 2005-2006 POR Sardegna 2000-2006. Asse V "Città"-Misura 5.1 "Politiche per le Aree Urbane". Fondo per le aree Sottoutilizzate "Riserva Aree Urbane" delibera CIPE 35/2005, per il progetto "PHOINIX-Parco fluviale del Tirso-Sistema del Museo della Civiltà Fenicia della Sardegna".

C) Il Comune di Oristano dava corso alle intese con 1' Università di Sassari individuando, con delibera di Giunta Municipale nr. 20 del 10 febbraio 2006, come soggetto per il coordinamento scientifico e la collaborazione nella redazione del progetto, affidato all' Ufficio Tecnico del Comune di Oristano, il Dipartimento di Architettura e di Pianificazione dell' Università di Sassari, in sinergia con la società Aymo Consulting, titolare della convenzione con il Comune di Oristano per lo studio di fattibilità del Museo della civiltà fenicia della Sardegna. Il gruppo del Dipartimento di Architettura e di Pianificazione dell' Università di Sassari risulta così formato: Professori Giovanni Maciocco e Raimondo Zucca con gli architetti Maura Falchi, Silvia Oppo, Franca Perra, Pier Paolo Perra, Gianfranco Sanna, con Vladimiro Frau e con gli Ingegneri Elisa Mura e Silvia Serreli. Collaborazione dei Professori Nicola Scano e Sandro Dettori. La Società Aymo Consulting di Cagliari: Dottori Eugenio Aymerich e Francesco Asquer.

D) Il Progetto preliminare del Comune di Oristano "PHOINIX-Parco fluviale del Tirso-Sistema del Museo della Civiltà Fenicia della Sardegna" non si classificò nella graduatoria di merito dello stesso Bando della Regione Autonoma della Sardegna "Polis". Progetti di qualità' 2005-2006 POR Sardegna 2000-2006. Asse V "Città"-Misura 5.1 "Politiche per le Aree Urbane". Fondo per le aree Sottoutilizzate "Riserva Aree Urbane" delibera CIPE 35/2005 in posizione utile all' ottenimento del Finanziamento, ma che 1' Amministrazione Comunale di Oristano, 1' Amministrazione Comunale di Cabras, 1' Amministrazione Comunale di Santa Giusta e 1' Amminastrazione Provinciale di Oristano hanno espresso la volontà della prosecuzione dello stesso progetto prelimnare in forme comprensive dell' interazione delle comunità rivierasche del golfo di Oristano.

E) Con l'Atto di condivisione del Polo museale metropolitano fenicio, siglato dal Presidente della Giunta Regionale della Sardegna, dal Presidente della Provincia di Oristano, e dai Sindaci dei Comuni interessati (Oristano, Cabras, Santa Giusta) in data 9 marzo 2006 e la Deliberazione di G. R. ri. 13/1 del 30 marzo 2006 con oggetto: Deliberazione CIPE n. 35 del 27.5.2005 - punto 7.1.3: adempimenti al 31.3.2006 la Regione Sardegna istituiva la Rete Museale dei Fenici, da allogarsi in una struttura museale in Torre Grande- Oristano, denominata PHOINIX, dotandolo di un finanziamento CIPE all' interno dell' APQ Beni Culturali di 500.000 euro per la progettazione da preliminare ad esecutiva della struttura museale di Torre Grande.

F) L' Intesa Istituzionale tra Regione Autonoma della Sardegna, Provincia di Oristano, Comune di Oristano, siglata il 6 luglio 2007, annovera tra gli interventi del settore 5) CULTURA la Valorizzazione del sistema museale provinciale e promozione della rete sulla civiltà fenicia del Mediterraneo e fra gli interventi da realizzarsi nel settore 4) AMBIENTE- TURISMO la Realizzazione Parco Fluviale dei Fenici- Tirso-Omodeo- Flumineddu.

G) Il Protocollo d' intesa tra l' Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, la Provincia di Oristano ed il Comune di Oristano, in data 2 aprile 2008, ha definito come sede della Rete Museale dei Fenici la torre di Torre Grande di Oristano. Tale Protocollo d' intesa dichiara che "il torrione di Torre Grande ... risulta particolarmente adatto ad essere adibito a funzioni museali" e che "la Regione Autonoma della Sardegna si impegna all' adozione di tutti gli atti ed adempimenti necessari per la realizzazione della struttura di sintesi e di informazione delle Rete Museale dei Fenici nella Torre Grande di Oristano, affinché V opera possa essere realizzata nella sua totalità, in particolare a garantire la disponibilità, nonché 1' utilizzo come sede museale".

Lo studio preliminare su incarico della Regione Autonoma della Sardegna fu redatto dai Professori Piero Bartoloni, Carla Del Vais, Raimondo Zucca e trasmesso alla Regione Sardegna in data 22 luglio 2008. Nella precedente rimodulazione dell' APQ i 500.000 Euro destinati inizialmente alla sola progettazione venivano finalizzati sia alla progettazione, sia alla realizzazione della struttura museale di Torre Grande. Attualmente parrebbe cancellato il finanziamento in questione.

Materiale scaricabile

Rassegna Stampa

Pubblicato da: Team Archeologia Subacquea e Redazione Web ConsorzioUNO

 


CONSORZIO UNO Chiostro del Carmine, via Carmine - Oristano, Codice fiscale: 90021620951 - Partita IVA: 01128230958 - Iscritto al Registro Imprese di Oristano, n. 90021620951 - REA: OR - 113742
Centralino: tel. 0783 778005 - Segreteria studenti: tel. 0783 779086, Email segreteria@consorziouno.it - Privacy policy - Credits - webmail webmail