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Home > Notizie e Rassegna stampa > Rassegna Stampa > 2010 > Il Parco dei Fenici avrà un finanziamento di 800 mila euro
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Il Parco dei Fenici avrà un finanziamento di 800 mila euro

18 marzo 2010

Tanto entusiasmo ma il progetto per ora è soltanto un idea.

Per ora la notizia è di quelle un po’ deboli: il Parco dei Fenici avrà un finanziamento di 800 mila euro. Soldi concessi dal ministero dei Beni culturali, che ha messo a dirigere l’orchestra una società creata nel 2003, la Arcus.

Una Spa a completo capitale pubblico (per ora) dove però non si esclude l’intervento dei privati. Ieri mattina nella sala Giunta della Provincia i componenti dell’orchestra erano tutti belli e felici. Una mega riunione con presidenti di Provincia, rappresentanti della Soprintendenza e dell’Università, sindaci di vari Comuni dell’Oristanese e del Medio Campidano, studiosi e archeologi. Questa sarà l’orchestra che, sotto la direzione dell’Arcus, dovrà suonare la sinfonia di un progetto ambizioso: il Parco archeologico del Golfo dei Fenici “Phoinix”, nato da un’iniziativa che in origine riuniva i Comuni di Oristano, Cabras e Santa Giusta, e che ora si allarga ed ambisce a costruire un percorso culturale e turistico che andrà dal litorale di Cabras a quello di Arbus. L’idea è quella di uno sviluppo che attraversi i centri fenici di Tharros a Cabras, di Othoca a Santa Giusta, e di Neapolis a Guspini, valorizzando tutti i territori.

L’annuncio è stato dato dai presidenti delle Province di Oristano e Medio Campidano, Pasquale Onida e Fulvio Tocco. Il progetto del parco ha ottenuto dal Ministero per i beni culturali uno stanziamento di 800 mila euro e adesso si comincerà a lavorare per realizzare le prime iniziative. Ma chi si aspetta qualcosa di concreto, come campagne di scavi o musei o strutture concrete resterà deluso. Per ora si rimane nel campo dell’enunciazione. «Siamo felici» è stata la costante di ieri mattina, anmche se di concreto il progetto per ora ha poco. L’archeologo Raimondo Zucca, che dell’idea è il padre e che sta cercando con passione di portarla avanti, ha ammesso che gli 800 mila euro serviranno appena a una prima fase progettuale.

Il documento che era stato partorito nella fase iniziale dalla Provincia e dai Comuni promotori va completamente «rimodulato», su richiesta del ministero. Un modo elegante e soft per dire che così com’è non va bene. E poi saranno necessari dei passaggi istituzionali molto importanti. La Regione, ad esempio, dovrà dire la sua e approvare una specifica delibera che riconosca il Parco. Poi sarà necessario mettere in piedi un’idea di come realizzare questo parco. Il progetto potrebbe rientrare «in un programma sperimentale di gestione e valorizzazione dei parchi archeologici per il quale è stata istituita dal ministero una commissione», presieduta da Elena Francesca Ghedini. La commissione «avrà il compito di valutare l’applicabilit degli aspetti più peculiari e innovativi delle linee guida per la costituzione e la gestione dei parchi archeologici».

Il lavoro è dunque solo agli inizi, anche se è accompagnato da un entusiasmo che andrà corroborato nel tempo da atti concreti e, soprattutto, da finanziamenti. Perchè gli 800 mila euro del ministero, che serviranno solo per la fase di studio e di avvio, sono peraltro spalmati nel triennio 2010-2012. Per festeggiare, insomma, c’è ancora tempo. (r.p.)

 


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