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Edizione Vinitaly 2009

1 aprile 2009

Vino sardo con l'oro in bocca. Dopo un 2008 lontano dal primo gradino del podio, la Sardegna conquista al Vinitaly 2009 due medaglie d'oro. Finite al collo di due bottiglie di bianco: Opale 2008 , un vermentino di Sardegna Doc della Cantina Mesa di Sant'Anna Arresi (gioiellio voluto dal pubblicitario Gavino Sanna) e Karmis 2008 , un'Igt (Valle del Tirso) dell'azienda vitivinicola Attilio Contini di Cabras, un felice connubio tra uve vernaccia e vermentino. Ad accomunare i due vini c'è la mano e la conoscenza di Piero Cella, enologo di Contini e consulente di Mesa.
BRINDISI A CABRAS Impegnata nei festeggiamenti per i 111 anni di attività, la cantina del Sinis, come sottolinea con grande soddisfazione il presidente Paolo Contini, porta a casa anche la Gran Menzione per il cannonau riserva Inu e il vermentino Tyrsos. Al Vinitaly 2009 arriva una nuova medaglia, questa volta di bronzo, per la Malvasia spumante dolce 2008 dell'azienda Silattari di Bosa, argento l'anno scorso con le bollicine del 2007.
LA CLASSIFICA
A guidare il medagliere dell'edizione numero 43 della grande rassegna enologica di Verona è, con 24 medaglie, il Veneto, seguita dall'Emilia Romagna e della Sicilia (10). La Sardegna è a metà classifica, davanti a regioni con grandi tradizioni nella produzione vitivinicola come Piemonte e Trentino. A completare il successo del vino sardo ci sono 31 Gran Menzioni, attribuite ad aziende che operano in tutte le zone dell'Isola. L'elenco completo è pubblicato accanto. Alcune aziende hanno avuto più di un diploma.
LA RASSEGNA
Il Salone dei vini Doc italiani e internazionali, alla 43ª edizione, sarà inaugurato domani alle 10, alla presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia. Numeri record: nei 91 mila metri quadrati di Veronafiere, saranno occupati 12 padiglioni, oltre al secondo piano del Palaexpo. Gli espositori saranno 4.200. Nel 2008 i visitatori sono stati stati 158 mila, i giornalisti accreditati 2.418, 407 stranieri. Sullo sfondo c'è un Italia che, nel 2008, ha visto crescere la produzione di vino (49,9 milioni di ettolitri), con un fatturato (relativo al 2007) di 10,9 miliardi di euro, che pesa per quasi il 10% sul totale dell'agroindustria. La rassegna, la più prestigiosa e importante al mondo, coincide con l'avvio delle novità portate in dote dalla riforma comunitaria del vino, accolta con freddezza dai produttori italiani, anche perché introduce regole elastiche, destinate a favorire le produzioni meno nobili, soprattutto dal punto di vista qualitativo, del Nord Europa.
LA SARDEGNA
Nel mare magnum del vino italiano e mondiale sgomiterà anche la Sardegna, che ha un peso del 2% rispetto alla produzione del vino italiano. Nel padiglione 7b di Veronafiere, anche su iniziativa dell'amministrazione regionale, saranno concentrate la maggior parte delle aziende sarde. Come si legge in un comunicato dell'assessorato all'Agricoltura, saranno 69 tra cantine e distillerie. Ci sono altre aziende della Sardegna, come le Cantine Argiolas di Serdiana, le tenute Sella & Mosca di Alghero e Feudi della Medusa di Santa Margherita di Pula, che allestiranno in altri padiglioni la loro vetrina.
LA REGIONE
«Ci presentiamo anche quest'anno al Vinitaly», sottolinea l'assessore regionale dell'Agricoltura, Andrea Prato, «con una forte caratterizzazione delle nostre produzioni, che richiamano tradizioni millenarie ma con un occhio alle nuove tendenze del mercato. La Regione», aggiunge Prato, «punta davvero molto sul settore vitivinicolo, e la vetrina del Vinitaly è sicuramente la più importante e prestigiosa per le nostre etichette». L'obiettivo più importante, per le aziende sarde, è chiudere contratti sino a lunedì, uiltimo giorno del Vinitaly. In un periodo non facile per il mercato. Vino compreso.
EMANUELE DESSÌ 

Fonte: Unione Sarda del 1 aprile 2009


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