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Soldi freschi e nomine le richieste del rettore al presidente Cappellacci

5 novembre 2009

Aguerrito all’incontro con il presidente della Regione Ugo Cappellacci. Così si è presentato ieri pomeriggio il nuovo rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino. Le richieste non erano di poco conto, d’altronde. Ad esempio la nomima immediata del presidente dell’Ersu e del commissario dell’azienda mista, oppure la «restituzione» di oltre 20 milioni di euro anticipati per prestazioni sanitarie. Cappellacci ha risposto che le istituzioni regionali difenderanno l’università e che per questo motivo sarà aperto un tavolo tecnico.
Il rettore, che all’incontro è stato accompagnato dal nuovo direttore amministrativo Guido Croci e da Simonetta Sanna, delegato del rettorato per i rapporti Università-Regione, era reduce da un incontro con la stampa nel quale aveva presentato il nuovo staff. In primo luogo il nuovo direttore amministrativo, che proviene dall’ateneo di Foggia, e poi il prorettore, per la prima volta una donna: la docente di biochimica Laura Manca.
Attilio Mastino ne ha approfittato anche per evidenziare i principali fattori sui quali punterà per realizzare il suo programma. «Si deve partire dai punti di forza di questa università - ha detto -. In particolare dalla mole enorme di rapporti internazionali costruita nel tempo, un patrimonio che farà da base a una didattica più competitiva. I veri problemi, quelli davvero urgenti, infatti, riguardano proprio il tasso di dispersione dei nostri studenti. Troppi di loro infatti abbandonano nel passaggio dal primo al secondo anno (il 20 per cento). È necessario che i risultati siano migliori e che molti più studenti arrivino a conseguire la laurea».
Soltanto in questo modo infatti, sarà possibile salvare corsi di laurea che oggi, in virtù della riforma Gelmini, sono a rischio. Il rettore ha spiegato che con la nuova normativa i corsi possono restare in vita solo grazie a parametri rigidissimi fra cui un numero minimo di docenti. Di conseguenza potrebbero avere seri problemi le sedi gemmate dell’università di Sassari fra cui la prestigiosa facoltà di Architettura di Alghero e il centro di Archeologia subacquea di Oristano. «Sarà fra le priorità - ha detto Mastino - salvare questi corsi dall’estinzione. Sono sicuro che ce la faremo».
Ma naturalmente il nuovo rettore non potrà in alcun modo trascurare l’aspetto economico, dal quale dipende la vita stessa dell’intero ateneo. Per questo motivo è stata annunciata una riforma generale che prevede la drastica riduzione del numero di dipartimenti - che da circa 30 passeranno a 15 - e con essi la contrazione dei centri di spesa con una razionalizzazione che dovrebbe andare a vantaggio delle casse universitarie e la trasformazione delle dodici facoltà esistenti in sei cosiddette scuole, alla maniera della Normale di Pisa, ha spiegato Mastino.
Un risparmio necessario che va però di pari passo con la necessità di avere fondi e contributi disponibili in tempi ragionevoli. «Considerato che è quasi un’utopia ottenere finanziamenti da fondazioni ed enti privati - ha detto - è urgente che la Regione appoggi con decisione l’esistenza stessa delle università sarde. Intanto dobbiamo rientrare in possesso di ingenti somme riguardanti le prestazioni sanitarie effettuate all’interno del policlinico e per la Asl n.1. Poi ci aspettiamo, nel 2010, un fondo d’intesa triennale a partire dal 2009».
Una boccata d’ossigeno con cui far ripartire tanti progetti per il momento al ralenti.
Intanto c’è un appuntamento al quale il rettore non potrà mancare: l’insediamento ufficiale in programma per venerdì alle 11,30 in aula magna. La cerimonia sarà seguita, alle 12, dalla conferenza dal titolo «Europa, Mondo arabo, Mediterraneo» tenuta dal professor Azedine Beschaouch.

GABRIELLA GRIMALDI


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