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Home > Notizie e Rassegna stampa > 2009 > Rettori di Cagliari e Sassari: lettera ai parlamentari sardi
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Rettori di Cagliari e Sassari: lettera ai parlamentari sardi

Giovanni Melis Rettore dell’Università di Cagliari - Attilio Mastino Rettore dell’Università di Sassari

21 dicembre 2009

Oggetto: Disegno di legge governativo su Università e Ricerca

Il DDL N.1905, recante” Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario” ha iniziato il suo iter parlamentare presso il Senato della Repubblica.
La recente valutazione ministeriale ha fortemente penalizzato tutte le Università del Mezzogiorno e delle isole, perché gli indicatori sono stati calibrati tenendo conto tra l’altro del tasso di occupazione degli studenti a tre anni dalla laurea, dei finanziamenti europei, del numero dei crediti superati. La conseguenza per le nostre Università di Cagliari e Sassari è stata un taglio drastico del Fondo di funzionamento ordinario 2009. Ciò provocherà conseguenze gravi sullo sviluppo delle politiche universitarie, nell’alta formazione, nella ricerca, nella terza missione a favore del territorio, nei servizi agli studenti.
Come Lei sa in Sardegna l’Università è fortemente penalizzata dal fragile tessuto socio-economico e produttivo, dalla difficoltà di collegamenti, dall’isolamento delle zone interne, dai bassi livelli di investimento nella ricerca, dalla scarsa produttività della Scuola (indicatori OCSE Pisa), dalla bassa densità demografica. Manca nei parametri ministeriali il tema dell’insularità, che vorremmo fosse introdotto dalla normativa nazionale nei tempi del federalismo.
Data la dislocazione geografica della Sardegna rispetto alla penisola italiana sentiamo forte il dovere di offrire ai giovani della nostra regione luoghi di apprendimento e di tirocinio che fondino la loro natura nella nostra storia e nel confronto con le più importanti realtà internazionali: i 300 km che separano Sassari e Cagliari dalla penisola sono uno spazio troppo ampio per poter pensare che le Università della Sardegna possano essere semplicemente equiparate a tutte le altre Università italiane.
I nuovi indicatori mascherano i tagli di risorse e non sono veritieri, costruiti come sono a vantaggio di una élite di Università grandi o ricche che ritengono di essere più esposte al confronto internazionale e più orientate al mercato, mentre quelle insulari pagano un secolare ritardo da parte del Governo centrale nell’investimento sulle risorse, sulle strutture, sulla docenza.
Nella graduatoria della premialità introdotta dal Ministero i nostri Atenei sono stati collocati al 41° posto, Cagliari, e al 50° Sassari. Una rivisitazione effettuata dall’Università di Parma, che coniuga merito didattico e scientifico degli Atenei con i caratteri della specifica realtà territoriale, colloca invece l’Università di Sassari al 38° posto e quella di Cagliari al 24° posto nazionale. Tale declassamento ha comportato la perdita di circa 5 milioni di euro per gli Atenei regionali.
Le Università di Sassari e Cagliari sono disposte ad impegnarsi per un sistema di valutazione premiante, rigoroso, trasparente, condiviso, coerente, virtuoso, corroborato da un forte codice etico, perché capace di innestare comportamenti positivi. In Sardegna più che altrove l’Università è il motore dello sviluppo, a condizione che vengano evitate politiche che indeboliscano l’offerta di alta formazione, la ricerca, la terza missione nei confronti del territorio campi specifici per l’Università pubblica.
Il compito dell’Università è cruciale per orientare le politiche di sviluppo dell’Isola valorizzando l’identità locale e contribuendo alla crescita delle strutture produttive nella nuova economia della conoscenza: dobbiamo garantire un forte impegno per difendere l’autonomia universitaria; si deve arrivare alla nascita di un sistema regionale integrato in sinergia tra i due Atenei, con un modello di università a rete aperta ad una dimensione internazionale. Occorre promuovere un confronto con le Istituzioni per definire strategie di sviluppo dell’Università e del territorio, basate sulla convergenza della programmazione. Sono necessari forti investimenti per un’adeguata dotazione infrastrutturale, la definizione di meccanismi competitivi ed un ripensamento delle modalità organizzative.
Per promuovere una politica di sviluppo del nostro Ateneo è essenziale un rapporto diretto e costante con i nostri rappresentanti in Parlamento: a partire dalla presente ci ripromettiamo di avviare un dialogo proficuo e duraturo. Come responsabili della guida dei due Atenei sardi Le saremo veramente grati se volesse seguire con attenzione tutto l’iter parlamentare di approvazione della legge in oggetto, tenendo d’occhio soprattutto i riflessi sulle Università della Sardegna, tra le più antiche del panorama italiano in particolare del Mezzogiorno.

Nel ringraziarLa anticipatamente per l’attenzione Le inviamo i più cordiali saluti e Auguri per le prossime Festività.


Università di Cagliari
IL RETTORE
Prof. Giovanni Melis


Università di Sassari
IL RETTORE
Prof. Attilio Mastino

Fonte: unica.it

 


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