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Nesiotikà: seminari a cura del Prof. Gabriele Castiglia del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana

Nesiotikà: seminari Metodologia "La Corsica tardo antica e alto medievale" e "Adulis e il Corno d’Africa in età tardo antica: topografia, commerci, religione"

5 novembre 2018

A partire da martedì 13 novembre per l'inizio delle attività dell'anno accademico 2018/2019 della Scuola di Specializzazione, per l'insegnamento di Metodologia della ricerca archeologica con il Prof. Pier Giorgio Spanu terrà due seminari il Prof. Gabriele Castiglia, del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, Archeologia Cristiana Department, dai titoli: "La Corsica tardo antica e alto medievale" e "Adulis e il Corno d’Africa in età tardo antica: topografia, commerci, religione"

La Corsica rappresentò sin dalla preistoria uno straordinario crocevia in quello che fu il grande arcipelago del Mediterraneo occidentale, insieme alle altre isole, su tutte Sardegna e Sicilia, senza dimenticare le Baleari e le isole cosiddette ‘minori’. L’età tardo antica, in particolar modo, determinò un eccezionale fervore insediativo, economico, politico e religioso, a partire dalla presenza vandalica, passando per le significative metamorfosi proprie sia degli ambiti urbani che rurali (con il cristianesimo quale elemento di traino), per l’epistolario di Gregorio Magno, fonte principale per la Corsica a cavallo tra VI e VII secolo, fino all’avvento della nefandissima gens Langobardorum, come la definiva il pontefice in una delle sue lettere dedicata all’isola.
In questo seminario si tracceranno le evoluzioni che interessarono la Corsica in tale frangente cronologico e culturale, inserendo l’isola in un contesto pienamente ‘mediterraneo’, con un approccio globale e trasversale ai dati e alle possibili modellizzazioni.

Il Corno d’Africa in età tardo antica si impose quale zona ‘cerniera’ tra il bacino mediterraneo e l’Oceano Indiano, favorito da una vantaggiosissima posizione geografica che aveva nel Mar Rosso e nella prospiciente Penisola Arabica due straordinari volani di collegamento. In particolar modo, tra il I ed il VII secolo d.C., in questi territori si sviluppò il grande regno Aksumita, che aveva nella città costiera di Adulis il proprio principale porto e sbocco sul mare. Gli scavi in corso dal 2011 proprio ad Adulis saranno il punto di partenza, dal particolare al generale, per tratteggiare le evoluzioni insediative, economiche e religiose occorse nel Corno d’Africa a partire dal IV secolo, in cui l’impero Aksumita si configurò come elemento collettore tra due mondi solo apparentemente molto distanti – il Mediterraneo e l’Oceano Indiano, appunto.
 

 

 


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