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Nesiotikà: VI missione archeologica a Neapolis-Nabeul (Tunisia)

7 settembre 2016

Si svolgerà dall'8 al 22 Settembre la VI missione archeologica presso Neapolis-Nabeul (Cap Bon, Tunisia) per gli studenti della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Oristano.

La campagna si attua nell'alveo dell'accordo quadro siglato nel 2009 tra l'Institut National du Patrimoine di Tunisi e l'Università degli Studi di Sassari e coinvolgerà quattro specializzandi della sede di Oristano oltre ad alcuni studenti tunisini.

La ricerca, che rappresenta l'unica impresa archeologica internazionale in un cantiere di scavo africano nell'anno 2016, sarà coordinata dai Proff. Raimondo Zucca e Pier Giorgio Spanu e dal Prof. Mounir Fantar, Responsabile Archeologo per l'area della Tunisia del Nord Est.
I settori d’intervento della missione archeologica riguarderanno un'area terrestre ove, onde verificare le reali dimensioni delle insulae (isolati), delimitate dai cardines  e dai decumani, si effettuerà uno scavo in estensione di circa 10 x 10, nell’area ad ovest della Domus Nymfarum, dove nella V Campagna fu individuato il probabile teatro di Neapolis e il tracciato viario che ad esso faceva capo.

Lo scavo, secondo le più aggiornate modalità di indagine, verrà realizzato con l’individuazione delle unità stratigrafiche, la cui schedatura sarà affidata ad uno o più responsabili di saggio.

Sarà anche realizzato, in contemporanea con l’attività di scavo archeologico,  il laboratorio nella Maison de Fouilles per il lavaggio, la siglatura, la schedatura, il disegno e la documentazione fotografica dei materiali diagnostici necessari per una sollecita edizione dello scavo.
L'attività di ricerca riguarderà, pero', anche una parte subacquea con una ricognizione preliminare dell’area sommersa onde verificare se a causa di mutamenti dei fondali siano stati messe allo scoperto nuove strutture cui seguirà il rilievo di strutture  e della viabilità sommersa, con la redazione di schede, accompagnate dalla documentazione grafica e fotografica. Anche in questo caso si svolgerà in contemporanea un laboratorio per per il lavaggio, la siglatura, la schedatura, il disegno e la documentazione fotografica dei materiali diagnostici rinvenuti in ambito subacqueo.