Consorzio UNO - L'Università a Oristano

Incontro di presentazione agli oleifici del progetto di ricerca sulle acque di vegetazione dell'industria olearia

4 febbraio 2015

Mercoledi' 11 Febbraio, presso i locali del Chiostro del Carmine, si è svolto l'incontro di presentazione del Progetto AVG sul trattamento e lo sfruttamento delle acque di vegetazione dell'industria olearia localizzata in alcuni centri dell'oristanese.

Il Progetto AVG, finanziato da Sardegna Ricerche, è realizzato dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Cagliari con la collaborazione del Consorzio UNO che metterà a disposizione il proprio Centrolab di Viale Diaz per le attività di ricerca scientifica oltre a svolgere le azioni di promozione, valorizzazione e diffusione dei risultati del progetto.

Il gruppo di ricerca è costituito dal responsabile scientifico del progetto, Prof. Enrico Sanjust, dal Prof. Guido Alberti, dal Dott. Antonio Rescigno, dal Dott. Paolo Zucca, tutti dell'Università di Cagliari e dal Prof. Juan Cegarra del CEBAS-CSIC (Centro de Edafologia y Biologia Aplicada del Segura - Consejo Superior de Investigaciones Cientificas) di Murcia in Spagna.

Sono sei gli oleifici della provincia di Oristano che sono partner del progetto AVG: l'oleificio Marras di Aidomaggiore (capofila), l'azienda olearia Agricor di Bonarcado, l'azienda olearia Peddio di Cuglieri, la Casa dell'Oliva di Cabras, l'oleificio Corrias di Riola Sardo e l'Oleificio Sociale di Seneghe.

L'incontro dell'11 Febbraio aveva come obiettivo la promozione del progetto presso tutti i frantoi e oleifici della Sardegna al fine di trovare eventuali nuove aziende partner nella zona di Oristano e eventualmente anche al di fuori della provincia.

Le acque di vegetazione (AVG) dell'industria olearia costituiscono un problema ambientale, economico e sociale noto da moltissimo tempo. Questi reflui ricchi di sostanza organica difficilmente biodegradabile sono, infatti, fortemente inquinanti e non possono essere smaltiti con la depurazione biologica convenzionale.
Molti diversi metodi sono stati proposti e spesso adottati nel corso del tempo per tentare di risolvere il problema. I risultati sono stati e sono tuttora insoddisfacenti tanto che il legislatore è intervenuto per rendere meno stringenti le condizioni di smaltimento.

Il progetto AVG ha come finalità l'individuazione di metodi relativamente semplici ed economicamente sostenibili, adatti all'applicazione distribuita nel territorio presso piccoli e medi impianti oleari, attrraverso la trasformazione delle acque di vegetazione in un compost umidificato e stabile, eventualmente da restituire agli oliveti come fertilizzande e/o ammendante, oppure attraverso l'utilizzazione del refluo per la produzione di funghi commestibili di elevata qualità. In alternativa le acque di vegetazione potrebbero essere la fonte economica di composti polifenolici naturali, preziosi antiossidanti, utilizzabili come nutraceutici e come componenti di alto valore in cosmetologia.

Per maggiori informazioni sul progetto è consultabile il sito www.progettoavg.it