29 maggio 2012
Il giorno 23 maggio 2012 l'azienda brasiliana GraalBio ha firmato un accordo con la multinazionale italiana Mossi&Ghisolfi per realizzare il primo impianto industriale in Brasile per la produzione di bioetanolo di seconda generazione, cioè derivato da scarti agricoli o da colture non destinate alla produzione alimentare. Il Brasile ha infatti scelto la tecnologia italiana per raddoppiare la produzione di bio-etanolo usando come materia prima gli scarti della canna comune, che oggi rappresentano solo un rifiuto da smaltire e quindi un costo. La bioraffineria, che entrerà in funzione entro il 2013, sarà realizzata dalla Chemtex, società di ingegneria del Gruppo Mossi & Ghisolfi, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti industriali nel settore della petrolchimica, polimeri, fibre, energia, bio-carburanti e tecnologie ambientali.
L' impianto avrà una capacità produttiva di 65.000 tonnellate l’anno di bioetanolo, e utilizzerà gli scarti della lavorazione della canna da zucchero che saranno reperiti localmente. Il nuovo impianto contribuirà a soddisfare la crescente richiesta di etanolo in Brasile.
Quest'anno la Chemtex è stata ospite del Consorzio UNO in occasione del Meet Job, evento dedicato agli sbocchi professionali dei corsi di laurea con sede ad Oristano. La società, inoltre, si è resa disponibile ad accogliere due tirocinanti del corso di laurea in Biotecnologie Industriali per inserirli in un progetto di ricerca a carattere fortemente biotecnologico nell’ambito del processo di produzione di etanolo di seconda generazione a partire da biomasse lignocellulosiche.
Bioetanolo da canna comune - Wikipedia
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