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Wi-Wine

Progetto wi-wine

28 gennaio 2011

Controllo della produzione grazie al monitoraggio meteo avanzato e una comunicazione multimediale e interattiva con i clienti finali e i visitatori della cantina: così opera la cooperativa Secondo Principio.

“Per fare un tavolo, ci vuole il legno” dice il testo di Rodari . Per produrre un vino di qualità è indispensabile una buona materia prima e un processo di lavorazione attento in tutte le sue fasi; tuttavia, perché un vino di qualità sia anche di successo sono indispensabili: tecnologia e comunicazione. Non si parla di un prodotto “di laboratorio”, ma di vino, frutto del lavoro diretto della terra, espressione dei territori e della loro storia. Questa è la sfida di Wi-Wine. Il progetto della società cooperativa Secondo Principio, è nato in Toscana e da poco è approdato nella sede di Alghero del Parco scientifico e tecnologico.

Parte dall'infrastruttura “wireless in vigna”, atta ad erogare soluzioni specifiche e innovative a supporto del produttore in due ambiti tra loro collegati: i servizi a supporto della viticoltura e dell'enologia e gli strumenti per il marketing e la penetrazione del mercato. I primi si basano sul monitoraggio meteo avanzato e personalizzato delle aree di produzione con successiva elaborazione dei dati; i secondi realizzano una comunicazione multimediale e interattiva con i clienti finali e con i visitatori in cantina, rendendo fruibile e accattivante il percorso dell'uva, dai vigneti alle migliori bottiglie, valorizzando le peculiarità di ogni produttore.

Il tutto è supportato da una copertura Wi-Fi delle aree cantine e vigne con lo scopo di erogare un accesso ad Internet in banda larga senza fili. L'istallazione di stazioni meteo in vigneto è oggi un'operazione semplice e non invasiva. Le singole stazioni misurano costantemente dati ambientali quali la temperatura, la ventosità, l’umidità, la pressione atmosferica, l’escursione termica e le precipitazioni. Ulteriori sensori dedicati sono in grado di misurare valori specifici quali la temperatura e l'umidità del terreno, la radiazione solare globale e la bagnatura fogliare. I risultati delle rilevazioni vengono inviati in tempo reale, mediante tecnologia wireless, ad appositi ricevitori dotati di memorie in grado di conservare una grande quantità di informazioni.

Un software permette di scaricare i dati su un comune PC o direttamente su un sito Web e visualizzare immediatamente statistiche, storici e andamenti dei dati misurati per ogni singola stazione. Il risultato diretto è la caratterizzazione di micro-zone viticole aziendali ed i loro controllo in tempo reale. Vengono messe in questo modo a disposizione degli agronomi ed enologi una serie di informazioni essenziali al fine di ottimizzare la tecnica viticola e di vinificazione. E dal punto di vista della comunicazione, l'idea di fondo è di valorizzare la “storia di un vino”, spesso doverosa e indispensabile corredo del vino stesso; una storia che parla di terra, di paesaggi e territori, di tradizione, di persone e di lavoro, raccontata in tempo reale, 365 giorni l'anno da immagini e video. Questa “storia” viene raccontata sul Web e su uno schermo per i visitatori delle cantine: un valore aggiunto ed esclusivo sul mercato globale e su quello locale.

Fonte: www.alguer.it


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