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Home > Notizie e Rassegna stampa > 2011 > Atenei, entro il 15 Marzo l'offerta formativa
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Atenei, entro il 15 Marzo l'offerta formativa

Università

10 febbraio 2011

La proroga sperata non ci sarà. Ed entro il 15 marzo le università dovranno presentare la nuova offerta formativa e rientrare, così, nei nuovi canoni dettati dal decreto ministeriale 17/2010 (applicazione della nota 160/09) che definisce i requisiti necessari per i corsi di studio.

A stabilire il termine ultimo di applicazione una recente nota ministeriale (la n.7 /11) di accompagnamento di un decreto del Miur che passo dopo passo fornisce le indicazioni operative e tecniche che gli atenei dovranno adottare per rendere i corsi di laurea aderenti alle nuove regole. Il decreto ministeriale, infatti, che passa attraverso una valutazione complessiva degli esiti del 3+2, ridefinisce il numero dei corsi di studio che gli atenei possono sostenere in base a parametri più rigorosi, prevede l'eliminazione di tutte le misure che permettevano sconti nel calcolo del docenti necessari per attivare un corso di studio e introduce specifici requisiti organizzativi.Requisiti per la docenzeIl provvedimento conferma quanto già contenuto nel dm 544/07 e cioè che per aprire un corso di laurea triennale siano necessari 12 docenti strutturati, 8 per un corso magistrale e 20 per quelli a ciclo unico. Oltre agli strutturati, spiega invece l'ultima nota, possono essere assunti nel computo anche i professori straordinari e i docenti a riposo ma solo fino all'a.a. 2013/14 e per un massimo di due per i corsi triennali e uno per quelli magistrali. Viene inoltre presa in considerazione la possibilità di conteggiare docenti afferenti ad altre facoltà dell'ateneo per i corsi interfacoltà, mentre sono eliminate tutte le possibilità di sconto previste. Il sistema di calcolo dei docenti necessari è stato adeguato al fine di tenere conto della ulteriore docenza indispensabile per i corsi di studio organizzati in curricula. Impegno dei docenti deve essere rispettato un tetto massimo di ore di didattica assistita erogabile nei corsi di laurea e di laurea magistrale (calcolate come somma dell'attività didattica obbligatoria/istituzionale dei docenti di ruolo e dell'attività didattica complementare svolta attraverso contratti, affidamenti o supplenze, sia a titolo oneroso che gratuito).

Ogni professore è tenuto a svolgere almeno uno degli insegnamenti previsti nel regolamento didattico di un corso di laurea con l'obbligo di dedicare all'insegnamento tante ore quante corrispondono ai crediti formativi assegnati all'insegnamento stesso. Per ogni professore l'ateneo prevede un numero minimo di ore di attività didattica frontale (lezioni ed esercitazioni) compreso, di norma, tra 90 e 120 per i professori a tempo pieno, e tra 60 e 90 ore per i professori a tempo definito. Copertura settori scientifico-disciplinariPer ciascun corso di studio, dice il decreto ministeriale, deve essere assicurata la copertura teorica dei settori scientifico-disciplinari da attivare relativi alle attività formative di base e caratterizzanti in percentuale almeno pari al 60% per i corsi di laurea. Tale percentuale viene incrementata al 70% a decorrere dall'a.a. 2013/14. Quindi un settore scientifico-disciplinare è coperto quando nella facoltà è presente un numero di docenti di ruolo almeno pari al numero delle classi in cui il settore viene attivato.La verifica del più elevato grado di copertura dei settori base e caratterizzanti verrà fatta senza ricomprendere anche parte dei settori affini e integrativi previsti per il raggiungimento degli obiettivi formativi specifici del proprio corso di studio.Struttura dei corsiIl dm introduce requisiti organizzativi precisi per i corsi di studio. In pratica non potranno esistere insegnamenti o moduli con meno di 6 crediti e sarà previsto un tetto massimo al numero di insegnamenti attivabili in relazione alla docenza di ruolo disponibile. Ad essere esclusi da questo calcolo saranno però le classi di laurea in medicina e chirurgia e odontoriatria e le classi delle professioni sanitarie. E anche nei requisiti necessari per la copertura degli insegnamenti con docenti di ruolo si deve tener conto delle specificità delle facoltà di area medica.

Quindi per le lauree e lauree magistrali delle professioni sanitarie e per le lauree magistrali a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria il numero dei crediti formativi universitari (Cfu) da coprire con docenti e ricercatori di ruolo sarà pari al 50% dei crediti del corso sottraendo quelli previsti per attività formative professionalizzanti (tirocinio professionalizzante) e per altre attività formative. Per i corsi di studio dell'ateneo, le ore di didattica frontale corrispondenti ad ogni credito devono essere non inferiori a 5 e non superiori a 10. Le ore dedicate alle altre attività formative diverse dalla didattica frontale (seminari, esercitazioni, attività di laboratorio, attività didattiche a piccoli gruppi, tirocini) non possono essere superiori a 25 per ogni credito formativo universitario.

Fonte: Italia Oggi del 10 febbraio 2011


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