UNO L'Università a Oristano

Consorzio UNO - L'Università a Oristano

Menu principale

La Scuola

Servizi

Campus Life

Multimedia

Home > NESIOTIKA > La Scuola > Scavi > 2015 > Lipari (Isole Eolie) Messina - Sicilia
Stampa il contenuto

Lipari (Isole Eolie) Messina - Sicilia

 AS_visione_d\'insieme_sito_e_operatore_subacqueo_crSi è conclusa la terza campagna di scavo in località Sottomonastero, presso il porto di Lipari (Isole Eolie - Messina), inserita nella III Edizione di Archeolie, cui hanno preso parte gli allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici Nesiotikà, insieme a dottorandi e specializzati dell'Ateneo di Sassari (Dipartimento di Storia, Scienze del'Uomo e della Formazione). Alle indagini archeologiche, dirette dall'Università di Sassari (Pier Giorgio Spanu) e dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana (Sebastiano Tusa), con la partecipazione del Museo Archeologico Eoliano e dell'Istituto per i Beni archeologici e monumentali del CNR di Catania, hanno collaborato diversi altri Enti, tra cui il Comune di Lipari, il III Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Messina, la ArenaSub.

Lo scavo, condotto ad una profondità che va dai 6 ai 9 metri circa, riguarda un contesto terrestre che per motivi naturali, probabilmente dovuti a fenomeni di vulcanismo e bradisismo (abbassamento della crosta terrestre), è stato sommerso dal mare, in un momento imprecisato dell'età romana successivo al III secolo d.C, probabilmente nella tarda antichità.

Le precedenti campagne, che avevano rimesso in luce una struttura circolare gradata sulla quale poggiavano diverse basi di colonna non più in posizione originaria, avevano portato ad ipotizzare che ci si trovasse di fronte a strutture portuali, probabilmente la testa di un molo o la porzione di una banchina dell'antico porto di Lipari, sulle quali si erano depositati diversi strati di abbandono e alluvionali. L'indagine appena conclusa ha invece evidenziato altre strutture, relative a diverse fasi, che fanno ipotizzare l'esistenza di un contesto ben più complesso: in particolare l'angolo di una grande struttura la cui base è costituita da grossi blocchi litici sui quali si impostano murature in conglomerato cementizio, posta a breve distanza dalla struttura gradata già nota, consente di rivedere la prima interpretazione di quest'ultima come testa di un molo o comunque pertinente alle strutture portuali antistanti il mare. Quanto rimesso in luce (in attesa di ulteriori conferme che solo altre indagini di scavo potranno dare) riguarda sicuramente una porzione dell'insediamento antico di Lipari, certamente prossima alla linea di costa, anche se rimane incerta la funzione delle strutture individuate, per le quali non si esclude comunque un loro rapporto funzionale alle attività portuali.

Gli specializzandi e gli altri archeologi dell'Università di Sassari, insieme agli operatori della Soprintendenza del Mare della Sicilia, ai sommozzatori della Guardia Costiera e ad alcuni volontari, coadiuvati da operatori tecnico-subacquei professionisti, hanno partecipato alle operazioni di scavo, condotte prevalentemente con l'uso di una sorbona ad aria, e di documentazione, nonché allo studio preliminare dei materiali. In particolare l'indagine è stata una importante occasione per sperimentare nuove metodologie di rilievo tridimensionale in ambiente acquatico.

 

 

 

 

 

CONSORZIO UNO Chiostro del Carmine, via Carmine - Oristano, Codice fiscale: 90021620951 - Partita IVA: 01128230958 - Iscritto al Registro Imprese di Oristano, n. 90021620951 - REA: OR - 113742
Centralino: tel. 0783 778005 - Segreteria studenti: tel. 0783 779086, Email segreteria@consorziouno.it - Privacy policy - Credits - webmail webmail