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AperiTurismo con... Jaume, Direttore Agència de Turisme de les Illes Balears (ATB)

aperiturismo2018_JaumeAlzamora

15 maggio 2018

Durante il secondo talk di AperiTurismo2018 "Sardegna outdoor e alternativa" abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere anche con Jaume Alzamora, Direttore dell'Agenzia del Turismo delle Isole Baleari.

Ecco cosa ci ha raccontato.

Con 15 milioni di visitatori all'anno, il 20% degli arrivi totali in Spagna, le Isole Baleari sono la destinazione turistica più importante del Mediterraneo. Cosa le rende così uniche?

Le Isole Baleari sono una destinazione che detiene un record turistico da oltre 50 anni. È anche l’esperienza che ci ha permesso di raggiungere questo successo. Inoltre, la destinazione ha migliorato il prodotto e, soprattutto, lo ha ampliato. Un turista che oggi visita le Isole Baleari può vivere numerose esperienze, che vanno al di là del sole e della spiaggia. Qui si trovano paesaggi unici dai colori speciali, incredibili paesaggi naturali, ricco patrimonio storico, cultura ancestrale sopravvissuta a diverse influenze e una gastronomia in costante evoluzione. A questi aspetti si aggiunge l'innovazione nel settore del turismo che ha permesso alle Isole Baleari di adattarsi facilmente ai cambiamenti che il mondo sta vivendo, sia a livello generale che all’interno dell’industria turistica.

Quali fattori hanno maggiormente influito sulla popolarità e sul risultato delle Isole Baleari nell’ultimo decennio?

Vantiamo un risultato importante come meta turistica estiva e questo ha garantito un posizionamento delle isole, specialmente in Europa, che le ha rafforzate in maniera significativa. Inoltre sia il settore pubblico che quello privato hanno fatto importanti passi avanti per ciò che riguarda la modernizzazione delle infrastrutture.

Con la campagna "Better in winter", state cercando di promuovere la bassa stagione e ad oggi avete raggiunto importanti risultati con 1 milione di presenze in più nel fuori stagione. Un risultato sicuramente lusinghiero. Quali sono state le strategie di marketing e di prodotto? Su quali aspetti avete puntato?

Da qualche anno abbiamo dato il via alla campagna “Better in Winter”, risultato di anni di lavoro, il cui obiettivo è quello di ampliare la stagione turistica, al di là del sole e della spiaggia. Se osserviamo i risultati del primo trimestre 2018 vediamo che sono arrivati 1.050.443 turisti, il che significa un incremento dell’11,7% rispetto al primo trimestre 2017. Ma la cosa più importante è che questi turisti hanno speso di più rispetto al passato generando una spesa pari a 663 milioni di euro (un aumento del 21,2% rispetto al 2017). In questi ultimi anni si sono svolte diverse attività per raggiungere questi risultati. Abbiamo promosso eventi che hanno aiutato la destagionalizzazione: partecipando a fiere internazionali, sia di carattere generale che specifiche di prodotto, organizzando numerosi eventi nei vari mercati per promuovere la destinazione, press-trips o fam-trips per far conoscere al settore specializzato la nostra migliore offerta. Abbiamo inoltre creato i club del prodotto, ovvero tavole di lavoro, collaborazioni tra pubblico e privato, per ideare strategie ottimali al fine di diversificare il prodotto turistico, dando vita – per esempio – a club di gastronomia, cultura, ecoturismo, turismo attivo, salute, lusso e sport.

Come hanno inciso queste strategie di promozione e destagionalizzazione sul rendimento economico delle imprese? Quali sono state le conseguenze nel mondo del lavoro? I contratti del lavoro nel turismo, come spesso accade nelle isole, sono spesso precari e legati alle stagioni...

Il nostro obiettivo principale è conseguire ciò che conosciamo come sostenibilità, in particolare nei tre vettori più importanti: sociale, economico e ambientale. Vogliamo migliorare la redditività delle imprese che lavorano nel settore, distribuire in tutta la società i benefici generati dal turismo e lavorare affinché l’ambiente non venga intaccato dall’attività turistica. Per esempio, secondo i dati IBESTAT, la redditività degli alloggi nelle Isole Baleari è cresciuta del 6,4% rispetto ai dati che vanno da ottobre 2016 a marzo 2017 comparati con lo stesso periodo ottobre 2017 e marzo 2018. Questo ci fa capire che stiamo lavorando in maniera strategicamente corretta considerato che anche la bassa stagione ci fornisce questi dati positivi. Allo stesso modo, anche in ambito sicurezza sociale nel periodo invernale, i dati forniti da IBESTAT  sono positivi: osserviamo un aumento del 4,8% nell’ultimo trimestre dell’anno e un 10% in più nel primo trimestre. In conclusione possiamo dire che sono in miglioramento sia la redditività delle imprese che i contratti dei lavoratori.

Come avete promosso le attività ed esperienze turistiche alternative al balneare per la destagionalizzazione? Avete creato dei pacchetti ad hoc? Quali canali commerciali hanno funzionato meglio e quali meno?

Prima ho spiegato che sono stati creati i club di prodotto con l’obiettivo di realizzare strategie per migliorare la qualità della destinazione indipendentemente dalla stagione. E’ stata sviluppata una strategia che comprende diversi piani di azione per migliorare gestione, personale, identità e brand, domanda, promozione, comunicazione e commercio: l’insieme di queste azioni strategiche ha consentito lo sviluppo della destinazione. Le imprese presenti nelle isole stanno dunque offrendo attività e esperienze turistiche dei diversi prodotti. Durante l’inverno nelle isole si sono svolti più di 50 eventi divisi per diverse categorie - culturali, sportivi, gastronomici e di ecoturismo - che ci hanno aiutato a migliorare la destinazione e ad aumentare il numero di visitatori e la spesa che generano durante la bassa stagione.

Cosa hanno scoperto e particolarmente apprezzato della vostra isola questi turisti del fuori stagione?

I turisti che visitano le isole durante l’inverno ne scoprono la vera autenticità, lontano dagli importanti arrivi dell’estate. In questo periodo si può approfittare dell’ospitalità dei residenti, della tranquillità dei paesaggi, della presenza di fiere gastronomiche nelle diverse località, della  possibilità di girare in bicicletta, fare trekking in montagna o praticare altri sport, degustare i piatti tipici delle diverse isole o passeggiare tranquillamente sulle spiagge vergini dove regnano il colore azzurro e verde e che in questo periodo dell’anno sono poco affollate.

Quali sono le attività e attrazioni che, a dispetto del clima e della stagione, sono praticabili durante tutto l’anno e che promuoverebbe?

Abbiamo molti esempi di esperienze e attività che possono essere fatte durante la bassa stagione. Dalla musica moderna al jazz dei diversi festival che si tengono a Maiorca (Smooth Jazz Festival o Mallorca Life Festival), percorrere l’isola di Minorca lungo il  Camí de Cavalls; scoprire in mountain bike l’isola di Ibiza e ammirare i suoi paesaggi rurali e naturalistici mentre a Formentera si può partecipare a maratone fotografiche. Questi sono solo alcuni degli esempi con i quali si possono apprezzare le isole durante la bassa stagione e tutto questo è reso possibile combinando i diversi elementi che le isole offrono. Ne approfitto per salutare la Sardegna, la sua gente, i suoi cittadini, e per offrire il nostro appoggio e collaborazione.

Grazie Jaume!

Jaume Alzamora è uno degli speaker del secondo appuntamento di AperiTurismo.

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