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AperiTurismo con... Giovanni, Assessore al Turismo del Comune di Orosei

Orose-GiovanniVardeu

29 marzo 2018

Durante Sardegna da aMare, a parlarci di destinazioni balneari sarde e del dialogo con i loro target, ci sarà anche Giovanni Vardeu, Assessore al Turismo del Comune di Orosei.

Buongiorno Giovanni, rispetto a 10 anni fa come è cambiato il turismo balneare di Orosei?

Tornando indietro e analizzando i flussi turistici sono cambiate tante cose, innanzi tutto bisogna dire che con l’impennata che hanno avuto i trasporti e con l’avvento della crisi, da noi è quasi scomparso il turista che si colloca nella fascia medio-bassa e che anni fa caratterizzava in modo sostanziale i dati delle presenze, oggi abbiamo flussi turistici che si collocano nella fascia medio-alta, viaggiatori che vanno alla ricerca di strutture  di nicchia, e che nutrono un interesse  per il  territorio , per le  tradizioni e per i prodotti enogastronomici, insomma non più il turista che vuole solo mare ma anche altro. Analizzando la permanenza media, si rileva un dato che è mutato notevolmente, siamo passati da una permanenza media di 10-12 notti a una permanenza di 6-7 notti. Altro dato significativo che emerge analizzando i flussi turistici relativi alle presenze di italiani e stranieri, si nota un aumento da parte degli stranieri e un calo da parte degli Italiani.

Quali le novità introdotte negli ultimi anni per venire incontro alle esigenze dei vostri ospiti?

Bisogna dire che dalla fine degli anni ‘90 a oggi il turismo in generale ha subito radicali cambiamenti siamo passati da un turismo dove le destinazioni si promuovevano attraverso i propri canali ad un turismo dove le destinazioni vengono promosse dai turisti stessi, le esigenze del turista come sappiano sono svariate, noi stiamo cercando di andare nella direzione dell’autenticità, ovvero offrire al turista esperienze vere e genuine, che poi possa trasmettere ad altri attraveso i canali mediatici, per questo portiamo avanti iniziative come CORTES DE SOS AMMENTOS, LAORES DE SA VADDE , FESTA DELLA VENDEMMIA, tutte manifestazioni volte a far vivere al turista una esperienza unica e indimenticabile tra folklore, cultura, tradizioni e sapori.

Con il consorzio turistico di Orosei, di recente formazione, avete messo a sistema una serie di servizi già a partire dallo scorso anno, cosa ha funzionato particolarmente bene?

L’idea di creare un consorzio turistico, nasce innanzi tutto dall’esigenza di mettere a sistema una serie di servizi sia per il turista che per le aziende aderenti , ma soprattutto con l’obiettivo di creare un marchio di qualità denominato “Orosei”, devo dire che non è stato facile raggruppare più di 70 imprese che operano nel mondo del turismo, vista anche l’idea di creare un Consorzio eterogeneo, non solo formato da strutture ricettive, ma anche da tutte le imprese che offrono servizi al turista. L’anno scorso il Consorzio ha iniziato a operare in ritardo, ha gestito lo sportello turistico, che oltre a dare informazioni sul territorio si è occupato anche di proporre servizi. In altre parole il turista poteva acquistare una escursione di qualsiasi tipo, un soggiorno, e quant’atro direttamente senza girovagare per la città; altro tassello importante è stata la sperimentazione della FIDELITY CARD che consentiva al turista di usufruire di molti servizi a prezzi vantaggiosi.

Quali i prossimi obiettivi che vi siete dati come Consorzio?

Gli obiettivi che ci siamo dati sono tanti, siamo consapevoli che non si possono raggiungere in poco tempo, sicuramente porteremo avanti il discorso della gestione dello sportello turistico, quello della FIDELITY CARD, l’organizzazione e partecipazione ad eventi fieristici, l’acquisto di servizi in forma associata affinché le aziende aderenti possano beneficiare di scontistiche  su innumerevoli  prodotti del mercato turistico.

Qual è il profilo tipico di chi viene in vacanza da voi?

Il profilo tipico di chi viene in vacanza da noi lo dicono i dati stessi, una percentuale di poco superiore al 50% è composta da italiani che si concentrano nei mesi di punta di luglio e agosto, le famiglie con il 78%, registrano la maggior parte di presenze, mentre il 17% viaggia in gruppo, e il restante da solo, la fascia di età più alta in termini di presenze è quella che va dai 35 ai 54 anni con un 50% e un 20% circa che va dai 0 ai 18 anni. Questo dimostra il dato precedente, che comunque sono le famiglie con figli a seguito ad avere la percentuale più alta. Alto dato da prendere in considerazione è la percentuale che riguarda la fascia di età dai 15 ai 24 anni pari al 6%, molto bassa rispetto alla media delle altre località sulla costa, segno evidente che ancora non siamo strutturati per questo segmento. Le cause possono essere i prezzi dei trasporti da porti e aeroporti, la tipologia di strutture ricettive, la mancanza di attrattori.

Rispetto ad altre destinazioni balneari sarde cosa si aspetta, cosa cerca e cosa trova?

Sicuramente rispondere a questa domanda non è facile, qui subentra la tipologia del turista. Dai dati elencati in precedenza si evince che chi viene da noi, quindi in modo particolare le famiglie, cercano in primis la tranquillità, spiagge non attrezzate, la semplicità, strutture di livello, personale qualificato, servizi essenziali.

Durante il resto dell’anno ci sono segmenti specifici sui quali state puntando?

Certo sin da subito ci siamo attivati per cercare di attrarre, soprattutto nel periodi di bassa stagione, altri segmenti. Questo anche grazie al grande tesoro che abbiamo, ossia un centro storico ben conservato ricco di monumenti fruibili ai visitatori, un museo dei teatrini unico nel suo genere in tutta Europa. Tutto ciò ci permette di mettere in campo una serie di iniziative: stiamo portando avanti un progetto di turismo scolastico rivolto alle scolaresche dell’isola della scuola dell’infanzia e primaria, grazie al quale i bambini passano un’intera giornata ad Orosei e visitano il centro storico, il museo, fanno laboratori. Abbiamo organizzato un workshop domanda /offerta, rivolgendoci oltre ai soliti mercati, tedeschi, francesi, svizzeri, anche a quelli emergenti quali Repubblica Ceca, Paesi bassi, Regno unito, Polonia, Slovacchia. Abbiamo aderito all’associazione Borghi Autentici, circuito a livello nazionale che ci aprirà tante porte sia sotto il punto di vista della qualità, come Borgo certificato, sia sotto il profilo turistico, consentendo uno scambio di visitatori da tutta Italia.

Come sta andando, c’é qualcosa che potrebbe funzionare molto bene turisticamente se strutturata meglio, finanziata di più, etc..?

Mah devo dire che per ora sta andando bene, abbiamo un trend positivo, ci sono delle cose che funzionano e delle cose che bisogna migliorare. Purtroppo come amministrazione comunale dobbiamo fare i conti anche con le risorse sempre più scarse, ma ce la stiamo mettendo tutta per dare sempre un servizio migliore. L’obiettivo sarebbe quello di creare una serie di servizi gratuiti per il turista, dai trasporti, alle visite guidate e quant’altro, ma ripeto servono risorse.

Giovanni Vardeu è uno degli speaker del primo appuntamento di AperiTurismo.

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