UNO L'Università a Oristano

Consorzio UNO - L'Università a Oristano

Menu principale

L'Università a Oristano

UNOrienta

Servizi

Servizi OnLine

Ricerca e Territorio

Multimedia

Notizie e Rassegna stampa

Bacheca avvisi

Contatti

Trasparenza


Home > AperiTurismo > AperiTurismo con... Giorgio, My Land MTB No Stop
Stampa il contenuto

AperiTurismo con... Giorgio, My Land MTB No Stop

aperiturismo2018_PierpaoloCongiatu

15 maggio 2018

Oggi vi presentiamo Giorgio Spiga di MyLand MTB No Stop, speaker di "Sardegna outdoor e alternativa", il secondo talk di AperiTurismo2018.

Ciao Giorgio, raccontaci un po’ del tuo percorso professionale e che cosa ti ha portato al progetto My Land MTB Non Stop?

Attualmente lavoro come architetto nell’ufficio tecnico dell’ASPAL (Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro). Mi sono laureato alla Facoltà di Architettura di Firenze con studi complementari presso la Facoltà di Antropologia dell’Università Statale di Barcellona. Ho collaborato per tanti anni col gruppo di Antropologia dello Spazio della Facoltà di Architettura di Firenze, principalmente sull’applicazione dell’analisi antropologica culturale, propedeutica alla progettazione territoriale di sviluppo. Dopo la laurea sono stato selezionato per un corso di alta formazione presso il Dipartimento di Microbiologia della Facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, che si proponeva di formare figure professionali in grado studiare modelli, metodi e tecnologie innovative per l’integrazione delle filiere produttive agroalimentari tipiche della Sardegna (vino e formaggi) e per la valorizzazione e promozione dei prodotti. Nel 2006, a seguito di selezione pubblica, entro a far parte dello staff dell’Agenzia di Sviluppo Locale Due Giare, come consulente di Marketing territoriale. Il Consorzio di Comuni Due Giare, attraverso il braccio operativo dell’Agenzia di Sviluppo, stava avviando il processo di riconoscimento del Distretto Culturale Evoluto della Marmilla.
Verso la fine del 2009, con la programmazione dell’Agenzia di Sviluppo locale del Consorzio di Comuni Due Giare, viene presa in considerazione l’idea di lavorare su una rete ciclabile della Marmilla. Tra il 2011 e il 2014 seguo una serie di corsi di formazione che mi avvicinano maggiormente al settore cicloturistico: guida in mountain Bike (Finale Ligure), nutrizione sportiva (Milano), meccanica d’emergenza (Castel Gandolfo), maestro di mountain bike e allenatore di ciclismo (Federazione Ciclistica Italiana - Sardegna).

Come nasce e si sviluppa il progetto?

L’idea era piuttosto semplice: viste le caratteristiche del territorio, il tema “cicloturismo” (soprattutto in mountain bike) sarebbe potuto diventare strumento di promozione territoriale; il cicloturismo poteva incidere in diverse linee di intervento intraprese dall’Agenzia. Alla fine del 2010 l’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio ci offre l’occasione di predisporre un progetto, pubblicando il bando di invito a presentare proposte per la “Promozione di itinerari tematici che valorizzano il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale sardo”. L'obiettivo strategico del progetto proposto è quello di promuovere il prodotto "territorio della Marmilla", soprattutto nei periodi primaverili ed autunnali, salvaguardando le caratteristiche del capitale naturale dell’area, valorizzando le peculiarità locali e promuovendo lo sviluppo socioeconomico. Un anno dopo, il progetto di “Rete ciclabile della Marmilla” risulta vincitore, ottenendo un finanziamento di più di 1.000.000 di euro; per il raggiungimento dell’obiettivo strategico di progetto sono attivate diverse azioni: Rete di itinerari tematici integrati che permettano di fruire di tutte le sfumature culturali, ambientali e sociali del territorio. La rete è composta da itinerari cicloturistici, ippovie e per il trekking; i temi sono l’ambiente, l’archeologia, i centri abitati, gli eventi, le produzioni agroalimentari. Infrastrutturazione del sistema telematico territoriale integrato del turismo, dei beni ambientali, produttivi e dell'ambiente. Realizzazione del portale web con l'offerta del prodotto territoriale della Marmilla. Realizzazione della App MyLand. Incentivazione dell'uso dell'informatica e della telematica anche nelle strutture ricettive minori (agriturismo, bed & breakfast, ecc.). Miglioramento della capacità di accoglienza del territorio con la realizzazione di piazzole per la sosta camper in ogni comune del Consorzio. Attività di formazione volte a incentivare segmenti turistici alternativi. Promozione e sviluppo di marchi di qualità del settore, di certificazione ecologica, di club di prodotto, nonché dell'immagine del prodotto turistico locale. Il progetto va avanti sino al 2016, momento in cui l’Agenzia di Sviluppo cessa la propria attività lasciando il Consorzio Due Giare senza il braccio operativo, e lasciando inconcluso il progetto MyLand. In particolare mancano: Affidamento dei servizi MyLand. Conclusione App MyLand e realizzazione sito web. Avviamento Club MyLand – Prodotto cicloturistico. L’evento turistico sportivo “MyLand MTB Non Stop” prosegue invece senza interruzioni, e ad oggi risulta essere ormai “storico” tra i trail italiani, essendo arrivato alla quarta edizione. Nel 2014 avevamo bisogno di creare un evento che generasse interesse verso la Marmilla e promuovesse il sistema MyLand all'interno della Marmilla stessa. Abbiamo incontrato diverse associazioni sportive che operano nel territorio regionale, chiedendo loro di farci delle proposte. Tra le varie associazioni, abbiamo fatto la richiesta anche all'associazione ABT (Acua Bentu Terra) nella persona di Amos Cardia, incontrato nel marzo del 2012 alla Bitas di Nuoro. Amos ci aveva colpito perché accompagnava i turisti in mountain bike nei sentieri più impervi della Sardegna, senza supporto esterno. Io pensavo: "Queste persone attraversavano la Sardegna in bici, con tenda e sacco a pelo, non passando dalle comode strade asfaltate ma attraversando gli aspri sentieri montani... facciamoli passare anche da noi!"
Amos Cardia propone un evento MTB Trail ad anello da 250 km. Ci assicura una partecipazione di almeno 20 persone. La proposta era molto interessante, diversa da tutte le altre; l'idea ci piace ma chiediamo un trail di almeno 400 km che sia in grado di attirare molti più partecipanti e che sia attraente anche per i turisti. Il bello dei trail è che si organizzano utilizzando percorsi esistenti, senza bisogno di apportare modifiche, senza bisogno di segnalazioni, nel rispetto dell'ambiente e del territorio che ospita il passaggio dei ciclisti. I sentieri dei trail possono essere percorsi quasi tutto l'anno e l'idea è sempre stata quella di rendere disponibili le tracce GPS a chiunque volesse mettersi alla prova, anche in momenti diversi dall'evento. Ad oggi format MyLand prevede un evento MTB Trail con tre distanze ad anello, supportate dai check point lungo i tre percorsi: 440, 220 e 120 km. Quest'anno abbiamo anche voluto sperimentare il trail running sulla distanza più corta. Questo è l'inizio di una lunga e continua progettazione, che prosegue ancora oggi.

• Quali difficoltà avete trovato inizialmente o lungo il percorso?

Per promuovere l’evento oltre i confini regionali, è necessario avere la possibilità di programmare l’attività con almeno un anno di anticipo. Purtroppo il Consorzio Due Giare non ha la possibilità di farlo, sia per l’incertezza delle risorse economiche, sia per la mancanza di personale, soprattutto dopo la chiusura dell’Agenzia di Sviluppo. Altro problema è il costo del viaggio in Sardegna, che purtroppo la rende meta poco accessibile.

Il progetto si sviluppa in una delle zone meno popolate e attrezzate turisticamente di tutta la Sardegna, l’Alta Marmilla: come avete preparato il territorio per cercare di renderlo accogliente e offrire tutti i servizi necessari?

L’Alta Marmilla è un luogo ideale per gli amanti della mountain bike e del ciclismo in genere: bassissima intensità di traffico automobilistico, centri abitati ben curati, aree naturali di notevole pregio (Giara di Gesturi, Parco del Monte Arci), aree archeologiche diffuse in tutto il territorio (da Barumini a Villa Sant’Antonio). Le strutture ricettive presenti in Alta Marmilla sono in grado di accogliere al massimo un centinaio di ospiti (principalmente bed & breakfast e agriturismo); con loro l’Agenzia di Sviluppo ha avviato negli anni diversi corsi e incontri dedicati all’accoglienza. L’evento “MyLand MTB Non Stop” nasce per presentare il progetto di “Rete ciclabile della Marmilla” al territorio: I percorsi passano nelle aree più belle dell’Alta Marmilla attraversando tutti i centri abitati. Il biker incontra gli abitanti, si ferma al bar e nei negozi, dorme nel bed & breakfast. Questo biker incuriosisce e risulta simpatico e poco invadente. Durante l’evento vengono allestiti una decina di check point di controllo, in cui il partecipante è obbligato a fermarsi. Nei check point c’è la possibilità di ristorarsi con cibi a base di prodotti locali. I responsabili dei check point sono ragazzi delle associazioni locali, che si mettono a disposizione volontariamente. I biker assaggiano i prodotti locali e scoprono l’ospitalità dell’Alta Marmilla; i ragazzi delle associazioni scoprono di avere un territorio di grande valore. All’interno del trail pack consegnato ai partecipanti, c’è una selezione di prodotti alimentari locali (vino, olio, miele, dolci, pane e formaggio) acquistati dai produttori locali.
Con l’evento “MyLand MTB Non Stop” si vuol mostrare un territorio poco conosciuto, e allo stesso tempo, si promuove il progetto della rete ciclabile all’interno della stessa Marmilla.

• Quali sono i numeri attuali di chi aderisce ogni anno?

Nel 2015 abbiamo avuto la partecipazione di 60 biker, 120 nel 2016, 180 nel 2017 e 240 nel 2018. Una crescita costante di partecipanti quasi esclusivamente sardi. Dall’organizzazione tecnica della “MyLand MTB Non Stop” nasce il “Sardinia Divide” con l’intento di accompagnare i biker alla scoperta di questo “nuovo” modo di viaggiare in bici, in una sorta di scuola di trail. Il Sardinia Divide attraversa la Sardegna da Ovest ad Est, percorrendo c.a. 200 km in tre giorni. I partecipanti hanno la possibilità di imparare a viaggiare in mountain bike utilizzando il proprio GPS, accompagnati da guide esperte, fermandosi tutti assieme in albergo per la notte. Il Sardinia Divide è arrivato alla terza edizione (Oristano-Tortolì 2016 con 25 biker, Alghero-Olbia 2017 con 45 biker, Gonnesa-Muravera 2018 con 85 biker). Lo stesso gruppo ha organizzato il Sulcis Trail nel 2016, il Sarrabus Trail e il Belvì Trail nel 2017 (rispettivamente 30, 60 e 60 biker). Seguendo il format “MyLand MTB Non Stop”, nel 2017 nasce il “G-Track” in Gallura. La seconda edizione è prevista dall’uno al tre giugno prossimi. Dallo stesso format è nato quest’anno il “Mining Trail”, nel Sulcis Iglesiente. Oltre agli eventi legati a MyLand, in Sadegna c’è la possibilità di partecipare ad altri due trail: “La Via dei Sassi” sul Gennargentu di Arzana (140 km estremi e 5.000 m di dislivello) e il “Naturaid Sardegna Impossible” (1.100 km e 29.000 m di dislivello positivo).

• Per chi non è del settore, cosa differenzia il trail dal biking? Che tipo di viaggiatore si avvicina al trail? Che tipo di sfide lo appassionano?

Il trail è ideato e vissuto come sfida. L’organizzatore traccia il percorso e indica lunghezza, dislivello, giorno e orario della partenza comune, e le informazioni tecniche che ritiene più opportuno far conoscere. Chi accetta la sfida, qualche giorno prima della partenza, riceve la traccia da caricare sul proprio GPS e può iniziare ad organizzarsi il “viaggio”. Accettare la sfida significa quindi seguire quel percorso preciso, affrontarne le difficoltà e completarlo nel rispetto del regolamento, per ottenere l’attestazione di finisher alla consegna della traccia registrata. Lo chiamiamo “trail” quando il viaggio dura almeno un giorno e una notte (solitamente si concludono nel giro di due o tre giorni). Lo stesso trail può essere affrontato in tanti modi diversi: con una tirata unica, viaggiando di giorno e di notte in modalità “non stop”, o dividendo la traccia in tappe più o meno lunghe, prenotando un comodo letto nelle strutture ricettive in cui passare le notti; decidendo di portarsi appresso tutto il necessario per il viaggio o trovando il necessario alla fine di ogni tappa; dormendo in ripari di fortuna o viaggiando con la tenda da montare ogni notte. In tutti i casi i bagagli sono ridotti al minimo e stipati nelle borse da “bikepacking” ancorate alla bici (borse sottosella, da manubrio, da telaio, e zainetto). Road, Off Road e Gravel indicano la tipologia di percorso. In genere i trail su strada si affrontano con una bici tipo corsa. I trail off road si affrontano con la mountain bike, superando tratti di percorso non pedalabili (bici a spinta) o di portage (bici in spalla). I trail da bici gravel sono una via di mezzo e si sviluppano principalmente su strade sterrate. Chi fa cicloturismo, anche in modalità bikepacking, è libero di scegliere il proprio itinerario. Questa libertà però non è sempre un vantaggio, perché chi sceglie l’itinerario per un trail, metterà insieme i migliori tracciati che il territorio possa offrire: sarà il miglior modo di scoprire splendidi single track e incredibili panorami. I trail stanno diventando sempre di più occasione di incontro tra persone che hanno gli stessi interessi, raduni in mountain bike che offrono la possibilità di incontrare ogni volta nuovi e vecchi amici, occasioni per presentare i propri progetti e conoscere i progetti degli altri.

• Cosa offre di così specifico e unico il nostro territorio per un trail biker?

La Sardegna sembra essere il luogo ideale per chi vuole viaggiare in mountain bike, ma onestamente credo che la modalità “evento trail” permetta di attraversare e scoprire qualsiasi territorio (almeno) europeo. La particolarità della Sardegna potrebbe essere quella di ritrovarsi a pedalare in scenari continuamente diversi; MyLand MTB Non Stop ad esempio ci accompagna dalle colline coltivate a olivo e mandorli dell’Alta Marmilla, alle leccete ossidianiche del Monte Arci, alle campagne regolari dell’Arboreino, alle risaie di Oristano, alle spiagge del Sinis, al Montiferru, al Grighine, sino ai boschi di castagno del Gennargentu, per tornare poi sulla Giara di Gesturi e ai campi di grano della Marmilla. Un periodo ideale per i trail sardi potrebbe essere l’inverno, che in Sardegna è solitamente mite: si tratterebbe di trovare dei compromessi con le compagnie di caccia grossa … non facile.

• Considerato il segmento così specifico e recente in Sardegna, quali altre destinazioni trail in Italia di lungo corso sono organizzate meglio per questa disciplina?

Guardando quello che accade in Italia, il trail che ha più successo è il Tuscany Trail nato nel 2014, che quest’anno ha avuto c.a. 600 partecipanti. Nel 2018 sono in calendario 42 trail in tutta Italia. In questi anni abbiamo provato diversi trail Italiani (Tuscany Trail, Volterra Trail, Veneto Trail, Trinacria Trail, 20K e Trail dei Laghi Laziali) entrando in contatto con gli organizzatori e i più assidui partecipanti a queste avventure in modalità bikepacking. Dopo queste esperienze dirette posso affermare che l’organizzazione della MyLand MTB Non Stop non abbia niente da invidiare agli altri.

• Cosa porterebbe My Land MTB No Stop al prossimo livello? Progetti di sviluppo futuri?

Con la conclusione del progetto MyLand e l’avviamento del “Club MyLand – Prodotto cicloturistico”, ci sarebbe la possibilità di creare una rete di trail che copra tutto il territorio regionale, dando la possibilità al turista in mountain bike di vivere le sue esperienze in ogni momento dell’anno.

• Infine, cosa consiglieresti ad un ragazzo che volesse sviluppare un percorso sportivo o una manifestazione e renderla un evento ricorrente, valorizzando un territorio suggestivo, ma difficile, come avete fatto voi?

C’è bisogno di avere esperienze dirette, conoscere questi biker un po’ fuori dal comune: l’ideale sarebbe affidarsi ai professionisti di questo settore e studiare con loro un bel progetto.

Grazie Giorgio!

Giorgio Spiga è uno degli speaker del secondo appuntamento di AperiTurismo.

Consulta il programma per scoprire chi sono gli altri

Partecipa all'evento prenotando il tuo biglietto su eventbrite o segui la diretta in live streaming sulla nostra pagina Facebook UNO - L'università a Oristano


CONSORZIO UNO Chiostro del Carmine, via Carmine - Oristano, Codice fiscale: 90021620951 - Partita IVA: 01128230958 - Iscritto al Registro Imprese di Oristano, n. 90021620951 - REA: OR - 113742
Centralino: tel. 0783 778005 - Segreteria studenti: tel. 0783 779086, Email segreteria@consorziouno.it - Privacy policy - Credits - webmail webmail