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AperiTurismo con... Francesco Obino, direttore della Fondazione Sa Sartiglia Onlus

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28 settembre 2018

Tra gli speaker del quarto AperiTurismo siamo lieti di ospitare anche Francesco Obino, direttore della Fondazione Sa Sartiglia Onlus, l'ente che si occupa della valorizzazione e della promozine di questo importantissimo evento durante tutto l'anno. Ecco cosa ci ha raccontato.

•  Salve Francesco, può spiegarci che cosa rappresenta oggi la Sartiglia nel contesto di eventi della tradizione in Sardegna?

Elemento fondamentale della Sartiglia è il suo stretto legame con la comunità oristanese e con il suo territorio. Manifestazione con un valore fortemente identitario che, ponendo in risalto lo stretto legame tra uomo e cavallo, il richiamo alla dimensione sacra propria dei riti pagani e dei successivi influssi cristiani e la complessa ritualità che si muove tra dimensione cavalleresca e dimensione propiziatoria, rappresenta un vero e proprio condensato della storia, della tradizione e delle caratteristiche del popolo che la celebra e nel tempo la perpetua.

•  Come Fondazione di cosa vi occupate?

La Fondazione ha quale finalità la realizzazione, valorizzazione e promozione della Sartiglia. Su tale linea è sua cura organizzare e realizzare iniziative atte a promuovere la ricerca, la valorizzazione, la conservazione, la salvaguardia e la promozione del patrimonio storico, artistico, culturale e tradizionale della suddetta manifestazione e della città di Oristano in cui essa si svolge, operando per il prestigio nazionale ed internazionale della manifestazione stessa. In particolare la Fondazione si occupa di organizzare in tutti i suoi aspetti la giostra equestre, curare l’esecuzione di tutte le opere tecniche di supporto, gli aspetti promozionali turistici e culturali; provvedere al reperimento delle risorse finanziarie necessarie per l’effettuazione della manifestazione; provvedere a tutti gli adempimenti di carattere tecnico e amministrativo e a quant’altro si rendesse necessario per il raggiungimento dello scopo sociale.

• Si può definire la Sartiglia un evento di richiamo turistico per Oristano e, più in generale, per la Sardegna?

La Sartiglia da secoli caratterizza la storia, gli usi e i costumi della città di Oristano, rappresentando il più importante elemento attrattore verso la città. Parlare di Sartiglia vuol dire parlare di Oristano e viceversa, per questo la Sartiglia rappresenta un importante richiamo culturale e turistico per Oristano che difficilmente riesce a caratterizzarsi all’esterno. La Sartiglia oltre ad avere particolare importanza nella vita della città, rappresenta uno dei Grandi Eventi Identitari che la Regione Autonoma della Sardegna riconosce. Riconoscimento che oltre ad essere sancito sulla carta è confermato dalle migliaia di sardi che ogni anno si riversano ad Oristano per assistere al passaggio dei cavalli e cavalieri che con la preziosità dei loro costumi e la ricchezza delle loro bardature, rappresentano uno spettacolo unico.

• Ha qualche numero recente relativo al trend dei pernottamenti, in occasione della Sartiglia, degli ultimi anni?

Dai dati forniti dal Servizio Attività Turistiche della Provincia di Oristano, risulta come nel 2016, facendo un raffronto sulle presenze registrate nel periodo, si ha un incremento del 234% nelle presenze registrate nella settimana della manifestazione, per arrivare al 346% se si prendono in considerazione le presenze registrate nei soli giorni della manifestazione. Per quanto riguarda il 2017, facendo lo stesso raffronto, si ha un incremento del 306% nelle presenze registrate nella settimana della manifestazione, per arrivare al 460% se si prendono in considerazione le presenze registrate nei soli giorni della manifestazione. Tale dato è in linea di massima confermato anche per il 2018 con un incremento del 304% nelle presenze registrate nella settimana della manifestazione, per arrivare al 455% se si prendono in considerazione le presenze registrate nei soli giorni della manifestazione. Questi dati risultano parziali perché si limitano ad analizzare le sole presenze registrate nelle strutture ricettive, a cui si devono aggiungere arrivi e presenze di turisti che giungono in città e trovano ospitalità in altro modo.

• Quali elementi di innovazione nel marketing e nella comunicazione avete introdotto negli ultimi anni, con l’obiettivo di rendere l’evento sempre più accessibile e attraente?

Per quanto riguarda la comunicazione e promozione della Sartiglia, la Fondazione utilizza le risorse ottimizzandole affinché producano il maggior risultato possibile. A forme di pubblicità classiche si preferiscono forme di promozione che permettano di presentare la Sartiglia sotto i suoi vari aspetti (immagini, video, suoni e colori). In particolare, la Fondazione continua ad incrementare l’utilizzo dei canali multimediali per la promozione dell’evento. Anzitutto il sito web www.sartiglia.info che continua a registrare ogni anno un numero superiore alle 50 mila visite. È bene ricordare che la Sartiglia è, tra i grandi eventi identitari, una delle poche ad avere un sito internet autonomo e strutturato che permette di conoscere la manifestazione sotto tutti i suoi punti di vista. Sito multilingue che oltre alla sezione in italiano annovera le sezioni in inglese, spagnolo e sardo. Si stanno utilizzando a pieno regime i canali social media della Fondazione: Facebook, Twitter, YouTube e Instagram con l'intento di raggiungere sempre più persone in tutto il mondo per condividere il fascino della Sartiglia. Altro importante elemento di promozione della Sartiglia è la produzione della diretta video che oltre ad essere trasmessa sul digitale terrestre dalle emittenti regionali, è visibile anche sul satellite e in streaming sul sito della Fondazione Sa Sartiglia, sui portali di importanti network e grazie al rilancio del servizio su diverse piattaforme web, con una previsione di oltre 20 ore di trasmissione nelle tre lingue.

• Ci sono eventi o iniziative di promozione che richiamano la Sartiglia nel resto dell’anno?

La Fondazione, con il concorso dell’Archivio Storico del Comune di Oristano, del Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista e del Gremio dei Falegnami di San Giuseppe, ha costituito il Centro di documentazione e studio sulla Sartiglia di Oristano, finalizzato alla continua ricerca e studio della giostra equestre carnevalesca e dei suoi elementi storici e antropologici. La sua area espositiva, ospitata permanentemente presso i locali dell’Hospitalis Sancti Antoni (antico ospedale medievale di Sant’Antonio) e aperta tutti i giorni dell'anno, presenta agli studiosi e ai numerosi visitatori la storia e gli strumenti della giostra oristanese. L'esposizione mostra le riproduzioni di alcuni documenti, costuditi negli archivi storici del Comune e dei Gremi, riferibili alle più antiche edizioni della Sartiglia, unitamente alle testimonianze fotografiche che ritraggono le diverse fasi della corsa all’anello a partire dal 1864 fino ai giorni nostri, agli antichi abiti de is Componidoris (capi corsa) e alle maschere di ieri e di oggi utilizzate dai cavalieri. Sono in mostra inoltre le stelle, le spade e gli stocchi: gli strumenti usati per la corsa alla stella. Il percorso espositivo è infine completato da filmati video in bianco e nero e a colori che rimandano alla Sartiglia del passato e del presente e che propongono al visitatore immagini della giostra a partire dal 1957, la prima ad essere filmata con una cinepresa, per quanto a oggi è dato di sapere. Tale offerta è ulteriormente arricchita da convegni, iniziative e presentazioni, organizzate dalla Fondazione in collaborazione con diverse Istituzioni, in date ormai consolidate (Giornate Europee del Patrimonio, Giornate della Storia FIGS, circuito regionale Monumenti Aperti, ecc.).

• Come Best Event Sardinia si è occupato di creare negli anni un’associazione che mettesse insieme i più grandi eventi della Sardegna. Dal suo punto di vista, e senza entrare nel dettaglio, quali sono le opportunità di crescita e sviluppo turistico, o anche i limiti, che accomunano i grandi eventi della tradizione in Sardegna?

Unire le forze e i programmi di promozione dei tanti straordinari eventi che connotano, durante tutto l’anno, la Sardegna, significa dare forza di comunicazione e di promozione nazionale ed internazionale, oltre che regionale, a questo patrimonio unico e di grande valore culturale e simbolico.  Unendo le forze, si può iniziare a comunicare con i milioni di “viaggiatori” che non conoscano ancora la Sardegna o che la conoscono solo per la bellezza del suo mare, per incoraggiarli ad avvicinarsi ad un viaggio nell’Isola spinti anche da altre motivazioni: in particolare, dall’attrattore “cultura e identità” per scoprire e incontrare l’anima più profonda dei territori e delle popolazioni, anche fuori stagione. Oppure scoprendo che oltre al mare vi è questa “anima” nei suoni, nei festival, nelle mostre d’arte, nei riti della settimana santa, nei carnevali identitari, nei festival letterari o in quelli teatrali che traggono alimento da paesaggi unici e straordinari: un’anima con cui entrare, con discrezione e rispetto, in relazione sincera.

Foto di proprietà della Fondazione Sa Sartiglia

Francesco Obino è uno degli speaker del quarto appuntamento di AperiTurismo.

VIDEO - La Sartiglia di Oristano

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