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AperiTurismo con... Francesca Ledda, Is Cheas

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11 giugno 2018

Grazie a questa bella intervista di Giulia Eremita conosciamo meglio Francesca Ledda titolare di Is Cheas, un'azienda agricola e agriturismo sostenibile e ecocompatibile. Francesca ci parlerà del suo progetto durante il terzo talk di AperiTurismo2018, "Forme e tipicità dell'accoglienza in Sardegna".

• Ciao Francesca, raccontami di te, del tuo percorso professionale, come siete arrivati al progetto di Is Cheas? A cosa ti sei ispirata per questo progetto?

Juan Carlos e io ci siamo conosciuti in Sudamerica (Ecuador) dove entrambi lavoravamo nelle nostre rispettive carriere. Juan Carlos è un ingegnere agroindustriale, io sono specializzata in Cooperazione e sviluppo locale e sostenibile. Abbiamo sempre avuto il desiderio di creare un progetto che unisse le nostre professionalità alla nostra passione e amore per la natura, gli animali e uno stile di vita unico che questo tipo di imprenditorialità può offrirti. Nel 2013 abbiamo lasciato i nostri lavori e la città di tre milioni di abitanti in cui abitavamo per iniziare il nostro progetto. Abbiamo acquistato i quasi quattro ettari che compongono l'azienda in un'area svantaggiata del comune di San Vero Milis, un'area priva di fabbricati e coltivazioni, senza energia, acqua e servizi e abbiamo iniziato da zero quella che poi sarebbe diventata l'azienda Is Cheas.

Cosa ha di così speciale questo posto che avete creato con tuo marito?  In cosa si distingue?

La caratteristica di Is Cheas è di essere un’azienda che è nata e che si è sviluppata con noi e che unisce le nostre culture, le nostre professionalità e la nostra visione della sostenibilità. È un'azienda collocata in un determinato territorio, con tradizioni specifiche e peculiari ma creata con la visione di due trentenni che portano con sé la visione di un mondo ricco di colori e culture diverse. Questa azienda è stata costruita giorno dopo giorno con tanti sacrifici, tanto lavoro, ma anche con originalità, idee nuove, unione di stili e culture. La specificità di Is Cheas è che racconta una storia, la nostra storia, rispecchia chi la vive e chi l'ha costruita; è l'espressione di un'identità ben definita ma in continua evoluzione.

Come si è evoluto nel tempo il tuo progetto? Quali sono stati gli ostacoli o i momenti più difficili? Come li avete superati?

L'azienda nasce prima di tutto come azienda agricola. La prima coltura che abbiamo sviluppato è quella del fungo cardoncello, solo varietà sarde di pleurotus eryngii, che oggi coltiviamo in quattro serre e che utilizziamo sia nel nostro ristorante che per la vendita diretta e nei principali supermercati dell'Isola. Oltre al fungo abbiamo iniziato la produzione di ortaggi attraverso sistemi di consociazioni naturali e attraverso sistemi di lotta biologica integrata. Inoltre, Juan Carlos è un esperto di doma naturale - un metodo che permette di instaurare una relazione di fiducia e complicità tra l’uomo e il cavallo, in cui entrambi godono dell’esperienza dell’addestramento - e un cavaliere di salto ostacoli, quindi parallelamente alle attività agricole abbiamo sviluppato un piccolo allevamento di cavalli e abbiamo allestito dei paddock all'aperto e un campo di allenamento. È stato chiaro sin da subito che il mercato dell'ortofrutta non poteva essere il nostro mercato di riferimento in quanto non il calibro o il prezzo, bensì la qualità, la provenienza e l'investimento in capitale umano erano alla base del nostro sistema produttivo. È dalle esperienze di questi primi anni e dei nostri primi approcci al mercato che abbiamo capito che la qualità e la filiera produttiva delle nostre produzioni non venivano trasmesse ai clienti finali e quindi la nostra idea è stata quella di attivare il processo inverso: dovevamo portare i clienti a Is Cheas per far vedere loro la nostra filiera e la nostra azienda. Nel 2015 abbiamo iniziato la costruzione di quella che è la struttura ricettiva di Is Cheas, le nostre Suite pinnette sarde, il ristorante, la nostra casa e l'area piscina. Sempre nel 2015 abbiamo impiantato la nostra vigna di vitigni sardi autoctoni: la monica, il bovaleddu, il cannonau e il vermentino.
Oggi Is Cheas è un'azienda agricola e agriturismo ecosostenibile in cui utilizziamo energie rinnovabili - solare e a biomassa - per la produzione di energia elettrica ed utilizziamo un sistema di biodepurazione delle acque e sistemi di agricoltura sostenibile. Il nostro agriturismo  dispone di quattro suite esclusive che riprendono la tradizione del nostro territorio: le pinnettas. Ispirate alle antiche costruzioni pastorali a forma conica tipiche della Sardegna, sono state progettate pensando al benessere del soggiorno dei nostri ospiti. Le pinnettas sono finemente costruite con pietre in basalto e offrono ogni tipo di comfort sotto un tetto di frasche chiamato su cruccuri. Le strutture sono state realizzate con tecniche costruttive ecocompatibili e con l’utilizzo di materiali locali. Non solo: ogni pinnetta assicura una emissione minima di CO2 ed è alimentata interamente da energia solare. Inoltre l’isolamento termico e acustico è garantito dall’uso della lana di pecora sarda. Abbiamo voluto creare comfort e relax in un design assolutamente unico. Il nostro ristorante propone una cucina legata al territorio, alla stagionalità ed all'eccellenza della materia prima: sono questi gli ingredienti fondamentali che rivivono in ogni piatto. I nostri chef, giovani ed esperti, innovano e trasformano le materie prime della nostra azienda agricola abbinandole alle carni locali - melina, bue rosso - e ai pesci dei nostri mari - bottarga,muggine - con tecniche di cottura e di impiattamento innovative. I nostri vini S'Ua, rosso IGT, e bianco Die'Entosa, vermentino DOC, vinificati e imbottigliati da una prestigiosa Cantina sarda da quest'anno possono essere degustati dai nostri ospiti in abbinamento ai nostri menù.

Cosa ti senti di consigliare a qualcuno che vuole intraprendere il tuo percorso e costruire un concept di ospitalità tipica e di charme, recuperando magari un terreno di famiglia o riqualificando un’attività agricola?

Il consiglio è quello di strutturare bene un business plan prima di iniziare l'attività e di sviluppare progetti step by step che possono dare risultati concreti nel tempo; di circondarsi di consulenti esperti e di colleghi che hanno intrapreso attività simili; di essere molto determinati e consapevoli sin da subito che sarà difficile e faticoso. Soprattutto consiglio di intraprendere questo percorso a persone con uno spirito imprenditoriale forte perché gli ostacoli sono veramente tanti. Tuttavia, credo che pochi mestieri possano dare tante soddisfazioni e libertà intellettuali come questo.

Come fate a valorizzare la grande attenzione che avete per la sostenibilità e qualità dei materiali e far sì che l’ospite percepisca questo grande valore aggiunto?

Il racconto è alla base della valorizzazione. Questo concetto vale sia per le attività multifunzionali che svolgiamo in azienda sia  per le tipologie costruttive che abbiamo utilizzato così come per i piatti e i vini che serviamo nel nostro ristorante. Per noi il momento del check in e dell'accoglienza è fondamentale per raccontare ai nostri ospiti chi siamo, dove si trovano, com'è nata l'azienda, che cosa coltiviamo, che energie utilizziamo. Il nostro personale viene formato mesi prima dell'inizio della stagione per poter fornire ai nostri ospiti, in varie lingue, tutte le informazioni e gli input necessari affinché possano partecipare attivamente all'ambiente che li circonda. Così come viene formato il personale di sala in merito alle pietanze e ai vini che vengono serviti. L'accoglienza e il servizio sono l'ultimo passaggio di una filiera che vale la pena di essere raccontata!

Vi è capitato di voler valorizzare delle cose o degli aspetti che per l’ospite, o potenziale tale (utente che sta valutando un soggiorno da voi) non sembrano poi così rilevanti? Cosa gli ospiti recepiscono meglio e cosa meno (es. manodopera locale)?

Gli ospiti che vengono a soggiornare a Is Cheas o che ci contattano sono quasi sempre ben informati sul tipo di struttura nella quale stanno per soggiornare. Il nostro sito internet, la nostra pagina facebook e instagram danno un'idea molto chiara di chi siamo e di che tipologia di soggiorno proponiamo. Credo che tutto dipenda da come viene “strutturato” il racconto della propria azienda e a quali aspetti noi proprietari diamo più enfasi e a quali meno più che a quali aspetti sia l'ospite a non percepire.

Quali sono i progetti di sviluppo futuri?

Ci piacerebbe ampliare la struttura ricettiva costruendo qualche altra Suite, mantenendo sempre un numero ristretto di ospiti ma portando la struttura ricettiva a diventare un wine agritourism di eccellenza per amanti dell'enogastronomia e dei cavalli e continuare a produrre vino di qualità da servire nel nostro ristorante, da spedire ai nostri ospiti dopo il loro soggiorno e da esportare.

Cosa è per te la tipicità oggi nell’ospitalità sarda (o cosa potrebbe essere meglio espresso)?

La tipicità nell'ospitalità sta nel raccontarsi perché noi siamo sempre il risultato delle culture che abbiamo vissuto, dei profumi che abbiamo respirato, dei sapori che abbiamo assaggiato. Se noi siamo in grado di raccontarci, attraverso i nostri prodotti, le tipologie costruttive che realizziamo e le forme di accoglienza che proponiamo, saremo in grado di far vivere ai nostri ospiti un'esperienza di vita unica. Ma per rispettare la “tipicità” bisogna anche dare valore alla tradizione. La tradizione è tutt'altro che statica e folclorica, considerarla tale è il modo migliore per rilegarla a determinati eventi e farla morire. La tradizione è viva, è in continuo movimento, si arricchisce dalle unioni, dalle commistioni, dall'innovazione. La tradizione è utilizzare tipologie costruttive “tipiche” della Sardegna ma renderle ecosostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico e della domotica. La tradizione è proporre la pecora o il muggine come alimenti tipici della tradizione ma utilizzare cotture sottovuoto e a bassa temperatura, dando valore alla presentazione e al racconto dei prodotti. La tradizione è utilizzare i vitigni autoctoni sardi ma produrre un vino di qualità da far degustare in location curate e accoglienti richiamando in Sardegna un mercato attento all’ecosostenibilità e all’enogastronomia di qualità.

Francesca Ledda è uno degli speaker del terzo appuntamento di AperiTurismo.

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