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AperiTurismo con... Francesca, responsabile FAI per le Saline Conti Vecchi

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8 maggio 2018

In occasione di "Sardegna outdoor e alternativa", il secondo appuntamento del ciclo #AperiTurismo2018, abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda a Francesca Caldera, responsabile  FAI per le Saline Conti Vecchi di Cagliari. Ecco cosa ci ha raccontato.

Le Saline sono un riuscito esempio di riconversione in senso turistico di un sito di archeologia industriale: un impianto tutt’ora funzionante di produzione di sale.  Ci racconta in cosa consiste l’offerta che avete organizzato?

Siamo un bene del Fondo Ambiente Italiano unico in Italia perché si tratta di un sito industriale ancora attivo ma allo stesso tempo un luogo di enorme interesse naturalistico, storico, culturale ed anche sociale. La nostra offerta consiste in una visita della durata di due ore circa e comprende un’ora di visita libera all’interno degli immobili storici ristrutturati per offrire ai visitatori un racconto dell’industria degli anni 30’ e un’esperienza di un’ora in trenino con un tour guidato alla scoperta del ciclo produttivo del sale e dell’area naturalistica.

In che periodo è consigliata la visita? Avete organizzato delle modalità di fruizione del sito anche in caso di pioggia e maltempo?

Le saline sono aperte dal martedì alla domenica, festività comprese, da marzo a gennaio (con due mesi di pausa invernale tra gennaio e febbraio), così come avviene per tutti i beni del FAI. Il sito è così fruibile tutto l’anno e non esiste un periodo particolare più idoneo per la visita perché la salina cambia con il ritmo delle stagioni, e si colora di rosso,  bianco, marrone,  giallo in base al periodo di allagamento delle vasche salanti, oppure di raccolta del sale; è pertanto suggestiva e sorprendente in ogni periodo dell’anno e il trenino è dotato di tendine che impediscono ai passeggeri di bagnarsi in caso di pioggia.

• Nonostante la recente apertura avete registrato un interessante afflusso di turisti. Quali attività di promozione vi hanno permesso di raggiungere questo risultato?

Il nostro team è formato da persone competenti in ambiti diversi e abbiamo una persona che si dedica alla comunicazione “tradizionale e web”; per quanto prediligiamo investire nella comunicazione web (facebook e google: adwords e google display) prevediamo anche, in occasione di grandi eventi e manifestazioni, una campagna di affissioni  in diversi comuni del Medio Campidano.

• Avete in mente altre strategie di comunicazione e marketing finalizzate ad incrementare questo trend già positivo?

La comunicazione sta funzionando ed in particolare quella web quindi, come accennavo, abbiamo prediletto il web al cartaceo ma ci rendiamo conto che sia funzionale portare avanti entrambe le campagne perché si raggiungono pubblici diversi. Inoltre organizziamo educational in giro per la Sardegna per promuovere l’offerta formativa dedicata alle scuole e le nostre visite in generale. Infine, per raggiungere i più giovani, creiamo eventi dedicati ad hoc per loro studiando contenuti artistici che possano maggiormente attrarli come concerti, concorsi fotografici e aperitivi al tramonto come avviene durante le Sere Fai d’Estate.

• Le Saline rappresentano anche un’oasi naturalistica, popolata da moltissime specie di uccelli tra cui i fenicotteri rosa. Avete registrato visite legate principalmente ad attività di nicchia come il bird watching? Se si, in che misura?

Le saline sono Sito di Interesse Comunitario, Zona Umida Protetta dalla Convenzione di Ramsar Important Birds Area per la presenza di 50 specie di uccelli acquatici diversi, quindi innegabile il fascino per gli amanti del settore ma non solo. Molti sono i visitatori appassionati di attività all’aria aperte, curiosi, particolarmente sensibili all’ambiente ma anche alla cultura, alla storia, all’archeologia industriale. Credo che un punto di forza delle nostre saline sia proprio questo: la molteplicità degli aspetti interessanti che la caratterizzano in ottica trasversale.

• Avete ideato anche un insieme di eventi afferenti ad ambiti molto diversi, dall’astronomia, alla musica, al recupero delle tradizioni. E all’interno delle saline è possibile organizzare anche eventi privati. Si tratta di attività complementari rispetto al prodotto principale? In che relazione si pongono rispetto ad esso?

La nostra offerta si basa sulla visita tradizionale ma anche sull’intenzione di affermarci come centro di riferimento culturale, per il tempo libero e un intrattenimento di qualità, quindi inserire i nostri eventi eclettici per contenuti e forma all’interno della gestione caratteristica. La vendita dei prodotti del nostro shop che valorizza l’artigianato locale e i prodotti provenienti dagli altri beni del FAI , fanno invece parte della gestione accessoria, così come l’affitto della sala conferenza e gli eventi privati (questi ultimi non ancora abbastanza sviluppati).

• Le Saline, integrate in un contesto di offerta più ampia ma affine, potrebbero generare una domanda turistica specifica per questo tipo di attrazioni?

Credo che la rete e la capacità di coordinarsi su un territorio sia sempre una strategia vincente e per il territorio sardo vitale, basta pensare al fatto che le saline sono una vocazione tipica dell’isola, più di venti sono le saline presenti su tutto il territorio regionale. Creare percorsi specifici tra aree umide, parchi naturalistici e realtà affini implementerebbe una domanda turistica specifica e preziosissima perché non così diffusa sul territorio nazionale.

• Le Saline Conti Vecchi non operano da sole ma rientrano nel circuito FAI. Ritenete che questo abbia inciso nei vostri risultati? Avete in mente altre forme di collaborazione col territorio?

Assolutamente sì. Far parte di una Fondazione che opera in prima linea nella protezione, difesa, valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico da più di 50 anni e che ha una solida reputazione a livello nazionale, ci ha offerto una sorta di certificato di qualità che noi abbiamo saputo sfruttare al meglio come trampolino di lancio per la nostra gestione. Altrettanto fondamentale è il progetto “fulcri e sistemi” il cui obiettivo è quello di promuovere le realtà culturali e paesaggistiche di valore del territorio circostante al nostro bene; le saline sono infatti il fulcro di un territorio da valorizzare e con cui fare sistema. Noi convenzioniamo diverse realtà sul territorio esponendo materiale promozionale nelle nostre sale espositive e inseriamo il loro sito istituzionale tra quelli di riferimento sul nostro portale turistico www.visitfai.it, d’altra parte loro offrono ai nostri iscritti FAI una scontistica sul loro biglietto d’ingresso. Questo progetto è fondamentale per far convergere in siti meno conosciuti ma di valore che si trovano sul territorio regionale, tutti i turisti che riceviamo.

Francesca Caldera è uno degli speaker del secondo appuntamento di AperiTurismo.

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