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AperiTurismo con... Eddy, organizzatore del Sardinia Open Water Challenge

aperiturismo2018_EddyPiana

2 maggio 2018

Proseguono i nostri approfondimenti sugli speaker partecipanti di "Sardegna outdoor e alternativa", il secondo talk di AperiTurismo2018 con l'intervista a Eddy Piana, organizzatore del Sardinia Open Water Challenge.

Ciao Eddy, l’Open Water Challenge è arrivato alla sua nona edizione ed è diventato un punto di riferimento per gli sportivi del waterboard in Italia. 500 tra sportivi e accompagnatori che ogni anno animano la spiaggia di Torregrande a metà Settembre e pernottano in zona, come nasce il progetto?

Il progetto è nato grazie al sistema turistico locale Eleonora D’Arborea nel 2010, che ha voluto fortemente una manifestazione importante e di grande visibilità per il territorio della provincia di Oristano. I primi anni, all’inizio della stagione estiva, successivamente nel mese di settembre.

• Quando hai capito che poteva autofinanziarsi da solo?

Le prime edizioni hanno avuto un sostegno economico importante. Grazie ai consensi ottenuti, successivamente ci siamo autofinanziati anche con sponsor extra settore, e abbiamo tagliato molti dei costi coprendoli con il nostro lavoro.

Organizzare un evento e renderlo poi un appuntamento fisso e di riferimento, soprattutto in un’isola come la Sardegna, non è per nulla semplice. Quale è stato il passaggio più complesso?

La Sardegna è il vero vantaggio, a parte qualche costo maggiore per le trasferte, abbiamo sempre cercato di dare a tutti i partecipanti il massimo dell’ospitalità, le condizioni ambientali sono uniche, il  vento e le onde sono frequentissime, una buona organizzazione a terra e soprattutto in mare sono la garanzia del risultato dell’evento.

L’organizzazione sin dai primi anni ‘90 e il passato da regatante, mi hanno dato il grande vantaggio della conoscenza delle diverse discipline e di tantissime persone. Quali sviluppi futuri ti immagini per l’OWC?

Con molta soddisfazione siamo giunti al nono anno consecutivo della manifestazione e già quest’anno, prima del traguardo dei 10 anni, il 9° OPen Water Challenge Oristano ospiterà la tappa del Campionato Europeo Assoluto di Stand Up Paddle dal 04 al 09 settembre. Sarà l’Asd Eolo Beach Sports in collaborazione con la FISW (Federazione Italiana Sci nautico e wakeboard) a occuparsi dell’organizzazione. Per la festa dei dieci anni stiamo già pensando a un grandissimo evento, sempre internazionale.

Cosa consiglieresti ad un ragazzo appassionato di una qualsiasi disciplina sportiva che volesse farne un lavoro e creare opportunità per il territorio come hai fatto tu?

La passione è fondamentale oltre alla perseveranza per raggiungere l’obiettivo, l’indotto che questi eventi creano è veramente importante e sono sicuro che questi anni di eventi sportivi hanno contribuito a dare spunto e visione a tanti nuovi operatori nel settore turistico ricreativo e non solo.

• Tu sei anche titolare anche della Eolo scuola di Windsurf, un centro sportivo in spiaggia dedicato agli sport acquatici legati al vento, puoi raccontarci come è cambiato l’approccio a queste discipline negli anni?

La grande vetrina che si crea durante le manifestazione, la comunicazione, il passaparola tra il mondo delle diverse discipline, foto e video che invadono la rete, hanno fatto crescere notevolmente l’interesse e la voglia di imparare, il nostro centro è scuola federale sia della FIV ( Federazione Italiana Vela) per quanto riguarda la vela in genere e in particolare il Windsurf e il Kiteboard, che della FISW (Federazione Italiana Sci nautico e wakeboard) per il settore dello S.U.P stand up paddle. Fortunatamente si è superata l’idea che molti di questi sport siano difficili, le scuole federali stanno facendo un ottimo lavoro, molta l’attenzione è rivolta al settore giovanile. Lo stand up paddle con il suo approccio semplice raggiunge veramente tutti, inoltre dopo il windsurf anche il Kiteboard avrà la sua scena olimpica .

• E per quanto riguarda le vacanze organizzate proprio in funzione di queste passioni nel contesto Sardegna? E’ un segmento in crescita oppure stenta a decollare?

A mio parere è in crescita, sono sempre più numerosi gli stranieri che si incontrano in mare, non è difficile essere in minoranza. Basta una buona perturbazione e in qualsiasi periodo dell’anno arrivano tantissimi stranieri. Capo Mannu (San Vero Milis) e Funtana Meiga (Cabras) sono spot tra i migliori in Europa e sono apprezzatissimi da tanti campioni mondiali che hanno potuto apprezzare le condizioni delle nostre coste.

• Quale è la tua opinione riguardo all’offerta complessiva isolana sulle proposte di vacanza dedicate agli sport acquatici?

Credo che la proposta e l’offerta complessiva ci siano, gli sport acquatici sono spesso visti come attrattori turistici per la stagione “calda”, mentre invece molte discipline attirano gli appassionati nei momenti di quello che viene chiamato “brutto tempo“. La stagione fredda in Sardegna non esiste, possono essere al massimo i primi mesi dell’anno (gennaio e febbraio). 

• Cosa si potrebbe fare di più e/o meglio?

Comunicazione dell’offerta, seppur valido il passaparola che spesso contraddistingue le tribù degli amanti degli sport acquatici, bisogna focalizzare il messaggio SARDEGNA attraverso spot internazionali con possibilità di booking on line dedicati. Aumentare il livello e la qualità degli eventi sportivi, il format deve contenere al suo interno la promozione del territorio e di tutte le sue caratteristiche (identità e tradizioni, enogastronomiche etc.). Ogni atleta, accompagnatore e partecipante deve sentirsi parte e immerso nella nostra terra e tornare a casa con un ricordo indelebile e la voglia di condividere l’esperienza e di tornare  con la famiglia in vacanza o per assistere al prossimo suggestivo evento.

Grazie Eddy!

Eddy Piana è uno degli speaker del secondo appuntamento di AperiTurismo.

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