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AperiTurismo con... Alessandro Cresto, Dolce Vita Bike Tours

aperiturismo2018_AlessandroCresto

2 maggio 2018

Facciamo due chiacchiere con Alessandro Cresto, proprietario della Dolcevita Bike Tours e speaker di "Sardegna outdoor e alternativa", il secondo talk di AperiTurismo2018.

• Ciao Alessandro, raccontaci della tua Dolcevita Bike Tours, in cosa siete specializzati in Sardegna?

Siamo un tour operator specializzato nell'organizzazione di vacanze in bicicletta in Sardegna. Proponiamo tour con guida e tour in libertà. I tour sono per lo più itineranti, per esempio il nostro tour più richiesto parte da Cabras ed in una settimana finisce a Pula. Nei tour in libertà i clienti pedalano per conto proprio seguendo le indicazioni del nostro roadbook mentre la nostra organizzazione trasporta i loro bagagli alla destinazione successiva. Insomma gli ospiti non devono pensare ad altro, all'infuori di godersi la Sardegna pedalando. A seconda delle richieste dei clienti, offriamo tour di cicloturismo (strade asfaltate, 40-60km/giorno), tour in mountain bike (su carrarecce e sentieri) e tour in bici da corsa (80-100km/giorno su asfalto). Riceviamo circa 1000 clienti all'anno da Marzo a Novembre con due picchi in primavera (maggio, giugno) ed in autunno (settembre, ottobre). Lavorare nel turismo in Sardegna per 9 mesi all'anno può sembrare impossibile, ma per fortuna il turismo attivo offre la possibilità di raddoppiare la durata della stagione turistica del classico turismo balneare.

Come nasce la tua attività, quale il tuo percorso professionale?

Alla base di tutto c'è una forte passione personale per la bicicletta che ho coltivato sin da ragazzo. Dopo un Master in turismo a Venezia ed esperienze lavorative in Spagna e Messico, nel 2001 ho voluto abbinare la mia passione per la bici con le esperienze maturate ed avviare Dolcevita. L'idea era quella di diventare un punto di riferimento in Sardegna nel cicloturismo sia per altri operatori che per il cliente finale. Posso dire che da allora è stata una bellissima pedalata che ancora oggi continua.

Il cicloturismo in Sardegna è un segmento in crescita?

Direi proprio di sì. È un settore di nicchia che sta conoscendo un'espansione importante non solo in Sardegna, ma in generale in Italia e nel resto d'Europa. Tutto parte da una tendenza sociale: la cura del proprio benessere fisico. Sempre più persone vogliono essere attive, praticando una o più attività sportive non necessariamente a livello agonistico, ma anche solo ricreativo. Va da sé che quando si va in vacanza, si ha il desiderio di praticare la propria attività sportiva preferita, anziché stare seduto tutto il giorno sotto l'ombrellone. Il mercato delle vacanze in bicicletta è probabilmente uno dei settori più importanti del turismo attivo.

Che cosa offre la Sardegna di così unico per i cicloturisti? Perché la scelgono o dovrebbero sceglierla per una vacanza in bicicletta?

La Sardegna offre risorse naturali impareggiabili (spiagge, foreste, montagne). Il mite clima mediterraneo unito ad una bassa densità abitativa (che si traduce in poco traffico automobilistico) ne fanno una destinazione molto attrattiva per il cicloturista. Completano il quadro la gastronomia d'eccellenza e il forte legame con le tradizioni. Tutti questi fattori fanno della Sardegna una destinazione potenzialmente d'eccellenza nel panorama del mercato del cicloturismo, ma attenzione! Non dobbiamo sederci sugli allori e pensare che non ci sia nulla da fare per captare i sempre maggiori flussi del settore. Lo sforzo che dobbiamo fare è mettere tutti questi fattori a sistema e riuscire a rendere l'esperienza del cicloturista di facile fruizione. Mi riferisco a tutta una serie di infrastrutture (piste ciclabili, rete dei percorsi anche di più giorni) e servizi (punti di noleggio bici, officine attrezzate nelle strutture ricettive, trasporto della propria bici sui mezzi pubblici). Ho molte aspettative nella realizzazione della rete regionale del cicloturismo, alcuni di questi percorsi sono stati inseriti nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche.

Quali sono le destinazioni in Sardegna attrezzate meglio per questo tipo di tours?

Tutta la costa ovest da Alghero a Pula presenta una predisposizione naturale al cicloturismo. La presenza quasi costante di una strada secondaria costiera. Molti dei pacchetti proposti dalle agenzie del settore si sviluppano lungo la costa occidentale.

Con quali altre destinazioni italiane competiamo sul cicloturismo?

La Toscana ed il Veneto fanno da sempre la parte del leone. In particolare i toscani sono stati molto bravi a proteggere le loro bellezze paesaggistiche (penso al Chianti, alle crete senesi ed alla Val d'Orcia che è patrimonio mondiale UNESCO) dal consumo di territorio, costruire una rete di strutture ricettive di alta qualità abbinandole ad un patrimonio culturale che è tra i più ricchi al mondo.

In cosa le sopracitate sono meglio organizzate?

L'aver saputo creare un'industria turistica a tutto tondo che rende la fruizione della vacanza facile e piacevole. In Sardegna manca purtroppo ancora l'approccio sistemico che prevede uno sforzo congiunto del settore pubblico (allestimento dell'infrastruttura dei percorsi e dei trasporti, promozione del territorio, rilevamenti statistici) con quello privato (strutture ricettive che si preparano per accogliere al meglio i cicloturisti).

Raccontaci invece del profilo tipo di questo turista? È italiano o più straniero, da quali mercati arriva, viaggia in coppia o in solitaria, ci sono anche famiglie o gruppi di amici?

Ti posso parlare della nostra clientela tipo. I mercati più importanti sono Germania, Svizzera Regno Unito. Seguono Nord America (USA e Canada) e Australia. I clienti Italiani sono in minoranza, un po' perché si organizzano per conto proprio, un po' perché tendono a viaggiare all'estero. Si tratta di coppie di 55-65 anni con i figli già grandi ed un livello d'istruzione e capacità di spesa medio-alti. Non sono ciclisti “professionisti”, ma viaggiatori curiosi che vogliono scoprire il territorio in un modo intelligente in sella ad una bicicletta. Sono molto interessati alle tradizioni ed al cibo locali.

È un repeater?

Non necessariamente. Ci sono molte destinazioni al mondo che risultano attrattive per il cicloturista, che prima di finire la vacanza sta già pensando alla prossima destinazione da visitare. Abbiamo comunque clienti che, dopo aver fatto un viaggio, tornano per farne un altro in una diversa parte dell'isola.

Cosa rende una vacanza in bicicletta davvero perfetta per un viaggiatore?

Il cicloturista non è un cliente particolarmente esigente o schizzinoso. Dopo una bella pedalata, ti chiede solo una camera pulita con un letto comodo ed una buona cena per essere pronto a ripartire il giorno dopo.

Quali sono le esperienze, in combinazione con un bike tour, più apprezzate nel territorio?

Sicuramente quelle enogastronomiche. Infatti, ci viene chiesto spesso di organizzare degustazioni di vino/cibo locali andando a visitare i luoghi dove vengono prodotti. Anche una veloce pausa per un bagno nelle nostre acque cristalline è spesso benvenuta.

Alessandro Cresto è uno degli speaker del secondo appuntamento di AperiTurismo.

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