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erasmusERASMUS PLUS

Una storia lunga trent’anni, in cui oltre 4 milioni di studenti, di cui il 10% italiani, hanno fatto le valigie per studiare in un ateneo di un altro Paese europeo: giovani che, grazie al programma europeo Erasmus Plus, hanno potuto scoprire la bellezza di altri Paesi, studiare le lingue, innamorarsi, imparare la cultura della tolleranza.

Nel 1987, in un’Europa ancora divisa, questo progetto fu il primo esempio di globalizzazione e di un futuro senza steccati e confini. Sofia Corradi, la Prof. che inventò l’Erasmus, racconta come nacque l’idea, da un atto di indignazione. La sua battaglia per arrivare alla creazione dell'Erasmus iniziò, infatti, nel 1958 quando, da giovanissima studentessa aveva ottenuto un Master alla Columbia University di New York e si vide derisa alla richiesta che gli esami sostenuti all'estero le venissero riconosciuti in Italia. Un' esperienza personale che la portò a riflettere sulla positività del periodo di studio svolto all'estero e a maturare la convinzione che tale opportunità dovesse essere generalizzata a tutta la comunità studentesca. Fu l'inizio dell’Erasmus. Da quel momento bussò a tutte le porte affinchè a tutti gli studenti potesse essere riconosciuta l'opportunità di un'esperienza di studio all'estero.

Nato ufficialmente il 17 giugno 1987, dopo una serie di scambi pilota effettuati dal 1981 al 1986, il programma Erasmus offriva agli studenti universitari dei Paesi europei coinvolti la possibilità di studiare presso l'università di uno stato aderente per un periodo di tempo compreso fra i 3 e i 12 mesi. Quel primo anno furono appena 3244 gli universitari di 11 Stati  aderenti a partire per studiare all'estero. L'Erasmus prende il suo nome da Erasmo da Rotterdam (1466-1536), il celebre umanista olandese che studiò e scrisse viaggiando per tutta Europa. Più tecnicamente, Erasmus è anche l'acronimo di "European region action scheme for the mobility of university students", una dicitura questa che fin dai primi anni ne evidenzia il carattere istruttivo ed europeista. Dal 2014 il programma Erasmus amplia la portata del Lifelong learning programme (Llp), il programma di apprendimento permanente dell'Unione Europea fino al 2013, e di fatto lo sostituisce sotto la sigla di Erasmus+.

Nella classifica delle mete più ambite dagli Erasmus di tutto il mondo, la Spagna è al primo posto. Sarà per il successo del film “L'appartamento spagnolo”, pellicola del 2002 diretta da Cédric Klapisch o forse per l'indiscutibile bellezza dei suoi luoghi, ad ogni modo la Spagna non ha rivali con i suoi 42.537 arrivi nel biennio 2014/2015. Staccata, in seconda posizione, si classifica la Germania con 32.871 studenti, seguita da Regno Unito (30.183), Francia (29.558) e Italia con 21.564. Risultati ribaltati nella classifica degli studenti più attivi che vede i Francesi primi con 39.985 partenze nel 2014/2015, seguiti dai Tedeschi (39.719), dagli Spagnoli (36.842) e dagli Italiani (31.051).

Negli anni il progetto Erasmus ha senza dubbio contribuito a formare una generazione di giovani più dinamici e flessibili, con un più spiccato spirito imprenditoriale: «In Italia, il 32% degli studenti con tirocinio Erasmus è intenzionata ad avviare una start-up, il 9% l’ha già realizzata», avverte Giovanni Brugnoli, vice presidente di Confindustria per il Capitale umano. Che sottolinea come per il 93% degli imprenditori europei «sono strategiche le esperienze trasversali acquisite dalle risorse che vantano una mobilità internazionale nel proprio background». Tra l’altro da un’analisi svolta dalla Commissione dell’Unione Europea  sull’impatto di Erasmus emerge che soprattutto gli studenti dei Paesi del Sud Europa hanno maggiormente beneficiato delle mobilità, riducendo i tempi di disoccupazione.

Ascoltiamo la voce di chi l’ha vissuto? Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, racconta la sua esperienza. Lei ha studiato all'estero ad Aix-en-Provance, in Francia, nel 1997. Venti anni dopo lo stesso percorso è stato intrapreso da Pierpaolo Crivellaro, studente di Scienze Politiche di 21 anni. Le due storie si intrecciano in un video che celebra i 30 anni del progetto Erasmus.

L’eredità che regala l’Erasmus ai suoi protagonisti è assolutamente inestimabile. C’è chi la definisce una “palestra per l’autonomia”, altri ne riconoscono l’efficacia nell’avvicinare altre culture ma anche nell'essere più consapevoli della propria. Esperienze non solo formative, ma che influenzano costruttivamente il percorso di vita. Un avventura da non perdere!

Anche gli studenti della sede di Oristano possono candidarsi ed accedere al programma Erasmus plus ma ciascun corso di laurea ha una procedura specifica da seguire per la presentazione delle domande e per l'assegnazione delle borse.

- L'Erasmus per il corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici
- L'Erasmus per il corso di laurea in Biotecnologie Industriali
- L'Erasmus per il curriculum in Tecnologie Alimentari del corso di laurea in Tecnologie Viticole, Enologiche, Alimentari
- L'Erasmus per il curriculum in Viticoltura ed Enologia del corso di laurea in Tecnologie Viticole, Enologiche, Alimentari

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