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Regione. Partono gli abbonamenti scontati per gli studenti, ribassi fino all'80 per cento

3 gennaio 2019

Servirà una delibera per stabilire come distribuire le agevolazioni Bus, treni e traghetti:
agli studenti sconti dell'80% L'allarme degli universitari: «I fondi non basteranno per tutti»
L'opposizione: buon provvedimento ma la Giunta è già in ritardo

LA FRASE  Carlo Careddu: Trasporti gratis per gli studenti? Ho pensato che questo fosse un modo per fare qualcosa di sinistra
Il 2019 sarà l'anno dei trasporti gratuiti - o quasi - per gli studenti sardi. Lo sconto che ha in mente la Giunta regionale dovrebbe arrivare fino all'80 per cento del prezzo degli abbonamenti per autobus urbani e metro, corriere, treni e traghetti per le isole minori. A disposizione ci sono 10,5 milioni di euro stanziati poche settimane fa dal Consiglio regionale: nelle prossime settimane l'assessorato ai Trasporti deciderà come e a chi destinare le risorse che abbatteranno le tariffe per una platea potenziale di 110mila giovani.

I MECCANISMI  Quali criteri verranno utilizzati? La questione è centrale perché il finanziamento è limitato e potrebbe non bastare per tutti. Un abbonamento annuale al Ctm - per dire - costa 175 euro per chi frequenta scuole superiori o università. Ma si arriva ai 478 euro della tessera annuale per le tratte entro i 4o km di Trenitalia per andare addirittura oltre. Basta un semplice calcolo per accorgersi che il conto potrebbe deragliare. «Lo stanziamento è stato calcolato sulla base del numero di studenti che attualmente viaggia sui mezzi pubblici. Sappiamo che la spesa di questa categoria per gli abbonamenti del trasporto pubblico si aggira intorno ai 12,5 milioni di euro, quindi la gran parte verrà coperta. Ho pensato che questo fosse un modo per fare qualcosa di sinistra e per fortuna ho trovato una ampia condivisione nella maggioranza in Consiglio», spiega l'assessore ai Trasporti Carlo Careddu. Ma il finanziamento potrebbe non essere sufficiente a finanziare gli sconti per tutti. Ecco perché sarà fondamentale stabilire alcuni meccanismi: c'è chi vorrebbe introdurre diverse fasce di riduzione delle tariffe, legate al reddito Isee; c'è invece chi preferisce un taglio senza differenze, valido per tutti gli studenti. Careddu propende per la seconda soluzione, anche se precisa: «Ci sarà un confronto con le associazioni studentesche. Nella legge si parla di un contributo fino all'80 per cento per gli abbonamenti mensili o annuali. Una delibera chiarirà gli aspetti tecnici».

I TEMPI  Gli sconti saranno destinati alle tessere di Arst, Ctm, Atp, Trenitalia, Delcomar e delle altre aziende di trasporto pubblico locale. Quando verranno pagati i contributi? «L'anno è già iniziato, non vorrei che il ritardo aumentasse», fa notare Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale. Il provvedimento è comunque promosso: «Siamo stati i primi a parlare di trasporti gratuiti per gli studenti. Ci fa piacere che la Giunta abbia accolto questa proposta. L'importante è partire: solo così si capirà bene di quante risorse c'è bisogno. Di sicuro io vorrei meccanismi semplici di distribuzione: gli sconti devono essere garantiti per tutti, se invece si complicano le cose con i redditi Isee o con altri criteri ho paura si blocchi tutto. Piuttosto, ho paura che non sarà questa Giunta ad occuparsene, vista la legislatura agli sgoccioli».

IL MODELLO CAMPANO  In Italia non sono stati varati tanti provvedimenti simili. Uno dei modelli di riferimento è la Campania, dove un fondo di 15,6 milioni di euro serve per garantire i trasporti totalmente gratuiti agli studenti tra gli 11 e i 26 anni con un reddito Isee inferiore ai 35mila euro. In Sardegna rimarrà a carico dei giovani almeno il 20 per cento del prezzo degli abbonamenti: «Pochi euro a garanzia dell'utilizzo dell'abbonamento, per evitare lo spreco di risorse pubbliche», ha spiegato nei giorni scorsi l'assessore al Bilancio Raffaele Paci.

LA REAZIONE  Gli studenti sorridono, ma con moderazione: «Il provvedimento è arrivato con un anno di ritardo rispetto a quello che ci aspettavamo. Certo, è un ottimo passo avanti. Rimane però qualche perplessità su come verrà attuata la manovra. Il 20 per cento del costo dei trasporti rimane sempre a carico nostro. E questo può gravare sul bilancio delle spese sostenute da universitari e non solo, che si accumulano all'inizio dell'anno», dice Francesco Stochino, componente del Cda dell'università di Cagliari e rappresentante dell'associazione studentesca Unica 2.0. Grazie ai contributi regionali i prezzi degli abbonamenti verranno abbattuti. Una tessera annuale del Ctm o dell'Atp costerà 35 euro, un abbonamento Arst entro i 20 chilometri poco più di 70 euro, circa 95 serviranno per i collegamenti di Trenitalia entro i 40 chilometri. È prevedibile un boom di nuovi passeggeri: «Anche chi non ha mai usato i mezzi pubblici sarà incoraggiato a salire sui bus. Per questo sembra utopistico che tutti gli studenti avranno questo beneficio. Aspettiamo di vedere come verrà applicata la divisione per fasce di reddito, che ci sembra obbligatoria per far quadrare i conti. È probabile», conclude Stochino, «che ci saranno degli esclusi: ci facciamo già da ora loro portavoce».
Michele Ruffi


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