3 dicembre 2009
Un'Università d'eccellenza, ma a rischio chiusura. I tanti problemi dei corsi di laurea attivati a Oristano approdano in Parlamento. E il ministro dell'Istruzione, università e ricerca dovrà riferire in commissione per sapere come intenda «garantire la permanenza delle sedi universitarie periferiche, dove siano presenti corsi di studi con particolarità specifiche e ben integrate nel territorio che le ospita». È stata la deputata del Pd Caterina Pes a tenere viva l'attenzione sulla sede oristanese che in questi ultimi anni vive una crisi difficile. Nelle settimane scorse ci sono state prese di posizione da parte di studenti, lavoratori e amministratori. Adesso l'interrogazione in Parlamento. Caterina Pes ripercorre le tappe dell'università, dalla nascita circa quindici anni fa a oggi: «la sede conta 536 iscritti e ben 377 studenti laureati in questi anni». In tutto questo tempo, però, oltre ai buoni risultati ci sono state le note negative dei tagli dei contributi regionali che hanno determinato una riduzione del personale, ma anche un ridimensionamento dei servizi agli studenti. «Il contributo della Regione è annuale, mentre servirebbe una previsione almeno triennale» sostiene Pes che sollecita l'intervento del Ministro per avere chiarimenti e garanzie sul futuro delle sedi periferiche, in particolare «di una sede d'eccellenza come quella del Chiostro del Carmine».
Valeria Pinna
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