Consorzio UNO - L'Università a Oristano

"Ognuno si assuma le proprie responsabilita'; come consigliere di minoranza sono pronto a fare la mia parte"

17 ottobre 2009

Ritorna d’attualità il problema dell’Università Oristanese. Ciò accade, purtroppo, in seguito all’allarme lanciato dai dipendenti del Consorzio Uno, giustamente preoccupati per il proprio futuro e per quello dell’Università del nostro capoluogo. Rispondendo alla domanda che gli stessi dipendenti pongono, ritengo che Oristano non possa rinunciare al ruolo che l’Università ha svolto nel nostro territorio ed abbia anzi l’obbligo di implementarlo. Personalmente, sin dal 1997, anno d’istituzione del Consorzio Uno, come Presidente del Consiglio Provinciale, ho, convintamente, lavorato per l’istituzione dell’Università. Nel mese di aprile di quest’anno, alla presenza dell’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, tutti i consiglieri regionali del territorio presenti presero l’impegno di “salvare” e “far crescere” l’Università Oristanese. In qualità di componente della Commissione consiliare alla Pubblica Istruzione, ho lavorato per raggiungere questo obiettivo. Devo peraltro riconoscere che in Commissione tutti i componenti, di maggioranza e di minoranza, hanno condiviso la necessità che il sistema delle Università dei territori, con particolare riferimento a quelle di Oristano e di Nuoro, andasse salvato e implementato, prevedendo lo stanziamento delle risorse ritenute indispensabili per raggiungere tale obbiettivo. Purtroppo in Aula, all'atto dell’approvazione della legge Finanziaria 2009, le cose non andarono allo stesso modo. I consiglieri regionali oristanesi della maggioranza, eccezione fatta per l'on. Dedoni, hanno votato contro gli emendamenti che come consiglieri del centrosinistra avevamo presentato per aumentare le risorse per le Università. Concordo con i dipendenti del Consorzio Uno quando dicono che non basta dire “faremo, vedremo, ci impegneremo”. Ognuno si assuma le proprie responsabilità; come consigliere di minoranza sono pronto a fare la mia parte. Chiedo però ai colleghi del centrodestra dell’Oristanese di fare altrettanto e cioè, di mettere, finalmente, al primo posto gli interessi del territorio e non quelli della propria parte politica.