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Il Consorzio Uno approda in parlamento

1 dicembre 2009

Una circostanziata interrogazione al Ministro dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca, sulla situazione della sede universitaria oristanese, è stata rivolta dal deputato Caterina Pes. Il deputato oristanese parte da lontano “…nel 1994 prende corpo il progetto per la costituzione del Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari di Oristano, con un’intesa tra la Regione Autonoma della Sardegna e la Provincia di Oristano; nel giugno del 1996 viene costituito il Consorzio Uno; i primi soci sono la Provincia di Oristano, il Comune, la Camera di Commercio, l’Associazione degli Industriali, l’Associazione del Commercio dei Servizi e del Turismo, soggetti privati; nell’anno accademico 1996/1997 viene attivato il corso di diploma universitario in Economia e Gestione dei Servizi Turistici e il corso di Diploma Universitario in Economia e Amministrazione delle Imprese (entrambi della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Cagliari); nel 1999/2000 viene attivato il corso di Diploma Universitario in Biotecnologie Industriali (Università degli Studi di Cagliari), del corso di Diploma Universitario in Viticoltura ed Enologia e del corso di Diploma Universitario in Tecnologie Alimentari (Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Sassari; nell’a.a. 2000/2001viene attivato il corso di laurea in Biotecnologie Industriali (classe l delle lauree in Biotecnologie) della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali dell'Università degli Studi di Cagliari e il corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici (classe 17 delle lauree in Scienze dell'Economia e della Gestione Aziendale della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Cagliari; nel 2001/2002 viene attivato il corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (interfacoltà, insieme alla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali dell'Università degli Studi di Sassari), il corso di laurea in Scienze Ambientali delle Acque Interne e laguna (Facoltà di Scienze Matematiche, Fisdiche, Naturali dell'Università degli Studi di Sassari), il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia (classe 20 delle lauree in Scienze e Tecnologie Agrarie, Agroalimentari e Forestali) e il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia (classe 20 delle lauree in Scienze e Tecnologie Agrarie, Agroalimentari e Forestali) della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Sassari; nel 2004/2005 viene attivato il primo ciclo triennale del curriculum di Archeologia subacquea (unico attivo in Italia) del corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali della Facoltà di lettere dell'Università degli Studi di Sassari; nel 2007/2008 viene attivato il secondo ciclo triennale del curriculum di Archeologia Subacquea; nel 2008/2009 vengono attivati i corsi di laurea riformati in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, Biotecnologie Industriali, in Tecnologie Viticole, Enologiche e Alimentari, con due curricula: Viticoltura ed Enologia e Tecnologie Alimentari, entrambi con sede ad Oristano. Al 31 gennaio 2009 (fonte Miur) la sede universitaria di Oristano conta 536 iscritti (di cui 203 in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, 77 in Biotecnologie Industriali, 54 in Archeologia Subacquea, 100 in Tecnologie Alimentari, 102 in Viticoltura ed Enologia); al 5 novembre 2009 si sono laureati (fonte Consorzio Uno) presso la sede universitaria di Oristano 377 studenti (di cui 177 in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, 92 in Biotecnologie Industriali, 15 in Archeologia Subacquea, 43 in Tecnologie Alimentari, 50 in Viticoltura ed Enologia). Il 38% degli iscritti al corso di laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici è in procinto di concludere il proprio corso di studi (fonte Consorzio Uno); così come il 79% degli iscritti in Biotecnologie Industriali, il 70% degli iscritti in Archeologia Subacquea, il 21% del corso in Tecnologie Alimentari; il 32% del corso in Viticoltura ed Enologia. Hanno trovato occupazione, nell’arco di un anno dal conseguimento del diploma di laurea, il 53% dei laureati in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, il 29% dei laureati in Biotecnologie Industriali, il 33% dei laureati in Archeologia Subacquea, il 45% dei laureati in Tecnologie Alimentari, il 60% dei laureati in Viticoltura ed Enologia. Nel 2008/2009 gli insegnamenti coperti con docenti incardinati risultano essere 6 (di cui 0 in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, 0 in Biotecnologie Industriali, 3 in Archeologia Subacquea, 2 in Tecnologie Alimentari, 1 in Viticoltura ed Enologia); quelli per supplenza 80 (di cui 22 in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, 30 in Biotecnologie Industriali, 6 in Archeologia Subacquea, 15 in Tecnologie Alimentari, 7 in Viticoltura ed Enologia); quelli coperti per contratto 19 (di cui 2 in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, 3 in Biotecnologie Industriali, 1 in Archeologia Subacquea, 3 in Tecnologie Alimentari, 10 in Viticoltura ed Enologia); quelli coperti gratuitamente 5 (di cui 0 in Economia e Gestione dei Servizi Turistici, 0 in Biotecnologie Industriali, 0 in Archeologia Subacquea, 2 in Tecnologie Alimentari, 3 in Viticoltura ed Enologia). Il personale tecnico-amministrativo è così distribuito: segreteria studenti 2 addetti a tempo pieno; segreteria docenti 1 addetto a tempo pieno, servizi generali, amministrazione ufficio tecnico, ufficio informatica 6 addetti a tempo pieno; due assistenti di biblioteca; due tecnici a tempo pieno per il laboratorio informatico, 3 tecnici (di cui 2 laureati) a tempo pieno per i laboratori delle discipline chimica, delle discipline biologiche e di bioingegneria, due tecnici laureati a tempo pieno per il laboratorio di tecnologie alimentari; per l’assistenza alla didattica sono presenti 4 manager didattico a tempo pieno, 1 manager didattico di sede e 5 tutores esperti a tempo pieno. Il Consorzio Uno dispone di 14 aule didattiche (per complessivi 485 posti a sedere), 1 laboratorio informatico da 21 postazioni, e 1 laboratorio informatico da 42 postazioni, 1 laboratorio di archeologia subacquea presso il laboratorio di restauro del Museo Antiquarium Arborense di Oristano, 1 laboratorio per le discipline chimiche con 25 postazioni, 1 laboratorio per le discipline biologiche con 25 postazioni, 1 laboratorio di bioingegneria con 25 postazioni, 1 laboratorio di tecnologie alimentari con 20 postazioni, 1 laboratorio di enologia con 10 postazioni, 1 cantina sperimentale, 4 campi sperimentali per complessivi 3 ettari, impianti a vigneti sperimentali policlonali, una biblioteca con 60 posti a sedere, 12 postazioni per studi dei docenti, 13 postazioni per gli uffici dei manager didattici e tutores esperti, 10 postazioni per gli uffici tecnici di laboratori, 14 per gli uffici dei servizi generali, amministrazione, ufficio tecnico, ufficio informatica. Nel corso degli anni sono state portate avanti diverse attività di ricerca, nonché diverse campagne di scavo; numerose le attività seminariali e convegnistica organizzate dal Consorzio Uno. Nel Programma Attuativo Regionale (Fas 2007/2013), approvato dalla Giunta regionale il 6 agosto 2009, è prevista la realizzazione di un centro di eccellenza in Archeologia Subacquea e interventi per i Poli universitari di Alghero e Oristano; l’intesa istituzionale Regione-Provincia di Oristano-Comune di Oristano, che prevede il “Sostegno del corso di archeologia subacquea e dei corsi delle Università della Sardegna a Oristano. In data 16 dicembre 2008 la Regione Autonoma della Sardegna (con delibera sulla ripartizione del fondo a favore delle sedi universitarie decentrate-annualità 2008 €.6.000.000”) ha stanziato per la sede universitaria di Oristano €.1.933.350,00; la somma corrisposta, con estremo ritardo nel maggio 2009, è stata di €.1.546.660,00 (pari all’80% della totale cifra stanziata); le spese per la gestione ordinaria per il mantenimento della sede universitaria si aggirano intorno alle €.2.500.000,00. A seguito della riduzione del contributo regionale 2008 (nel 2007 erano stati erogati €.2.227.000,00), a partire da febbraio 2009 l’organico è stato ridotto di 5 unità, e tutti gli altri dipendenti sono stati portati da tempo pieno a part time. Il contributo della Regione è annuale, mentre servirebbe una previsione almeno triennale. Per quanto sopra esposto – conclude Caterina Pes -, la sede universitaria decentrata di Oristano corre seri rischi di chiusura”. Per questi motivi, il deputato oristanese chiede al Ministro dell’istruzione “…come intenda garantire la permanenza delle sedi universitarie periferiche, laddove siano presenti dei corsi di studi con particolarità specifiche, ed in alcuni casi unici nell’intero territorio nazionale, che trovano la loro naturale integrazione nel territorio in cui sono ubicati”.


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