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Campagna di ricognizione archeologica nelle acque di La Maddalena

11 giugno 2012

Dal 26 aprile al 6 giugno si è svolta la campagna di ricognizione archeologica nelle acque dell'Arcipelago di La Maddalena.

Il progetto, finanziato dal comune di La Maddalena, coordinato dall'Associazione Castra Sardiniae, con la collaborazione del Parco Nazionale, ha visto impegnati gli specializzandi della Scuola di Specializzazione Nesiotikà (corso di Archeologia Subacquea e dei Paesaggi Costieri) e studenti dell'Università di Sassari (Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione), sotto la Direzione scientifica del Prof. Pier Giorgio Spanu e con il supporto tecnico del IV Nucleo Sommozzatori della Capitaneria di Porto di Cagliari.

Al fine di verificare le notizie riportate in letteratura e le diverse segnalazioni da parte di appassionati, confermarne l'attendibilità ed acquisire ulteriori nuovi dati di ricerca, sono state effettuate circa 50 immersioni (da pochi metri a -36 m s.l.m.) in diverse aree dell'Arcipelago.
Alla fine della campagna di ricerca sono stati acquisiti numerosi nuovi dati archeologici: sono stati individuati e documentati 6 relitti e due probabili punti d'approdo (alcuni dei quali inediti), inquadrabili tra l'epoca medio repubblicana e l'epoca moderna.

Durante l'indagine sono stati prelevati numerosi reperti che, nei prossimi giorni, verranno trasferiti presso i locali dell'Università di Sassari per essere studiati e, eventualmente, restaurati.