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Confermata la legittimità delle nuove norme in materia di decadenza dagli studi.

11 marzo 2011

Il Tar Sardegna ha infatti confermato la posizione dell’Università di Cagliari: i giudici della prima sezione hanno respinto il ricorso presentato dagli studenti che chiedevano l’annullamento del regolamento sulle carriere amministrative degli studenti.

Ieri il collegio della prima sezione presieduto da Aldo Ravalli (assistito da Alessandro Maggio e Gianluca Rovelli) ha respinto il ricorso, dando ragione al Rettore che aveva firmato il decreto il 28 maggio 2010, emanando il nuovo regolamento. “Nel merito il ricorso è infondato - scrivono i giudici nella sentenza - La pretesa dedotta in giudizio è, in sostanza, quella di mantenere senza termine finale (perché di questo trattasi) una serie di corsi di laurea che sono invece, come è fisiologico, ad esaurimento. Seguendo il ragionamento, pur brillantemente esposto dalla difesa dei ricorrenti, tali corsi dovrebbero essere mantenuti in vita fino al termine che scaturirebbe dalla volontà dei singoli studenti di ultimare gli stessi. Ciò porterebbe all’assurdo risultato di mantenere in vita corsi completamente obsoleti e non più rispondenti alle attuali esigenze didattiche”.

Il Tar si è pronunciato anche sulla presunta limitazione del diritto allo studio: questo è, per i giudici del tar, il “diritto di ognuno a ricevere un’adeguata istruzione indipendentemente dalle sue condizioni economiche e sociali”.

Nel regolamento adottato dall’Università “non vi è alcuna negazione di tali principi nella volontà di razionalizzare una situazione negativa venutasi a creare per l’eccessivo protrarsi di corsi di laurea non più rispondenti alle attuali esigenze”.

Le norme transitorie inserite nel regolamento, concludono i giudici, “consentono con ampio spazio la possibilità di passare ad altro corso di studi o, ancor meglio, di ultimare il proprio”.

Fonte: redazione unicaweb