Consorzio UNO - L'Università a Oristano

Nasce a Oristano il polo universitario degli studi archeologici

24 marzo 2011

Nasce il polo universitario degli studi archeologici sulle isole del Mediterraneo e dei mari vicini. Un riconoscimento importante da parte dell’Ateneo di Sassari, che premia la partnership ultradecennale con il Consorzio UNO e apre scenari internazionali per la sede gemmata di Oristano.

La decisione è stata ufficializzata il 22 marzo al termine di una riunione operativa cui hanno partecipato il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Ateneo turritano Aldo Maria Morace, il Presidente e il Direttore Generale del Consorzio Uno, Gian Pietro Pili ed Eugenio Aymerich. Con loro anche il professor Raimondo Zucca, attuale Direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia Subacquea e dei Paesaggi Costieri, attiva dal gennaio 2011 ma che già dall'A.A. 2011.2012 potrebbe essere affiancata da altri quattro indirizzi che andranno a comporre il polo degli studi archeologici e di alta formazione della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici delle isole del Mediterraneo e dei mari vicini: Archeologia Preistorica e Protostorica delle insulae maris Nostri et externi; Archeologia Classica delle insulae maris Nostri et externi ; Archeologia Tardo-antica e Medievale delle insulae maris Nostri et externi; Archeologia Orientale delle insulae maris Nostri et externi. 

Il nome “Nesiotika- Insulae Maris Nostri et Externi” rimanda significativamente al filone di studi tipizzato nell’antichità dallo storico Diodoro Siculo, autore di una monumentale storia universale in quaranta tomi, il quinto dei quali interamente dedicato alle isole del Mar Mediterraneo. “Nesiotika” appunto ovvero: “delle isole”.

“Alla luce delle ripercussioni della Legge Gelmini sull’Università italiana” ha osservato Gian Pietro Pili, Presidente del Consorzio Uno “il rafforzamento dell’eccellenza formativa ad Oristano assume un valore ancora più profondo, indicativo della validità del percorso culturale e strategico intrapreso dal Consorzio”.
Una prima stima sul numero di studenti che potrebbero arrivare a Oristano per affrontare i tre anni di specializzazione l’ha offerta il rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino: “Già dal primo anno accademico contiamo di poter ricevere almeno sessanta studenti che, si spera, potranno diventare centoventi entro pochi anni”. Per completare l’offerta formativa, che sarà integrata dall’Università di Sassari con l’attivazione di diversi servizi come l’accesso per gli studenti oristanesi al sistema bibliotecario della sede centrale, saranno intensificate le collaborazioni scientifiche e gli scambi culturali con le altre realtà universitarie che si affacciano sul Mediterraneo: «Abbiamo aderito al sistema denominato Reti», ha ricordato Mastino «che collega tra loro atenei italiani, spagnoli, corsi, greci, maltesi e cretesi oltre che le università delle maggiori isole atlantiche vicine alle coste europee. La nostra idea è quella di creare a Oristano un vero e proprio centro internazionale dedicato all’archeologia». Un obbiettivo ambizioso, questo, che non può prescindere dallo sviluppo di adeguate infrastrutture e dall’ innalzamento dei servizi.

Una sfida che il management del Consorzio Uno accoglie ancora una volta con entusiasmo e passione: “Noi non siamo altro che un’espressione del territorio, quella che esprime la vitalità delle sue forze positive che puntano sullo sviluppo” ha ricordato Eugenio Aymerich, Direttore Generale del Consorzio. “La cultura non è un orpello aristocratico, ma una vera e propria leva economica e sociale, con ricadute reali sulla crescita”. Pronti dunque a supportare la scommessa dell’Università con immissione di nuovo personale docente e di ricerca, ma anche con la realizzazione di una sorta di campus universitario, per agevolare al massimo la vita degli studenti in città e attrarre iscrizioni da realtà extraregione, così come nell’ambizione del Progetto “Nesiotika”, che nasce con un respiro internazionale e mediterraneo . Si prevedono già collaborazioni e interscambi con varie realtà come l’Università di Cadice, delle Baleari, Pisa, Palermo, Malta, Corfù.

Cresceranno anche la ricerca e la produzione scientifica del polo universitario, con apporti di docenti italiani e stranieri che potranno intensificare la loro collaborazione con la Scuola ed arricchire ancor più il dibattito sulla storia antica dei popoli del Mediterraneo. Un saggio di questa collaborazione già in atto è la ricchissima e prolifica collana Tharros Felix, edita da Carocci, il cui nuovo volume, pubblicato nel mese di marzo, contiene le ricerche di studiosi provenienti da prestigiose realtà internazionali, oltrechè italiane e sarde.