UNO L'Università a Oristano

Consorzio UNO - L'Università a Oristano

Menu principale

L'Università a Oristano

UNOrienta

Servizi

Servizi OnLine

Ricerca e Territorio

Multimedia

Notizie e Rassegna stampa

Bacheca avvisi

Contatti

Trasparenza


Home > Notizie e Rassegna stampa > 2010 > Vini sardi, la qualità è vincente
Stampa il contenuto

Vini sardi, la qualità è vincente

27 novembre 2010

«L’Australia e l’Asia si battono con la ricerca»

Secondo le cantine sarde la qualità dei vini è la ricetta vincente per battere la concorrenza che viene dall’Australia e dell’Asia.
Il 51,3% delle superfici coltivate a vigneto si trova in paesi extra europei. Con i suoi 780 mila ettari l’Italia raggiunge la percentuale del 10,4% di quella complessiva. Il dato sardo si attesta allo 0,3%: 26 mila ettari di superficie vitata, il 3,3% di quella nazionale. Paesi come quelli asiatici, australiani e americani diventano sempre più forti e aggressivi. Per l’Isola la sfida con i mercati internazionali del vino è difficile, ma non impossibile. A patto di investire in qualità (e quantità) e insistere sulla promozione dell’immagine della Sardegna. È quanto è emerso ieri al T Hotel di Cagliari durante la presentazione del Progetto Vino e Sardegna Convisar, iniziativa che, per la prima volta, vede sei cantine, diverse per produzione e volume di affari, impegnate in un percorso di miglioramento della qualità della filiera.

IL PROGETTO Inserito nel programma quadro dedicato alla ricerca scientifica e tecnologica e sottoscritto dai ministeri dell’Economia e dell’Università e dalla Regione, il progetto è nato nel 2008 con un investimento di sette milioni e mezzo di euro per tre anni (il 30% a carico delle imprese). Ne fanno parte l’Argiolas di Serdiana, la Cantina Li Duni di Badesi, la Cantina delle Vigne di Piero Mancini di Olbia, le cantine sociali Mandrolisai di Sorgono, Gallura di Tempio e Trexenta di Senorbì. «Un’aggregazione indispensabile per concentrare le risorse umane, tecniche, culturali e finanziarie in funzione del miglioramento delle tipicità sarde», ha spiegato il presidente del Convisar, Carlo Giua. Diverse le partnership pubbliche e private attivate mentre 50 ricercatori universitari lavorano intersecando settori come viticoltura, enologia e genetica. L’equipe ha già studiato 90 ettari di terreno con diversi obiettivi: allargare l’area dei vitigni pregiati, ideare tecniche enologiche e sperimentare nuovi vini.

I NUOVI MERCATI Tutto questo dovrà tradursi in maggiore competitività economica. Gianni Nieddu (Università di Sassari), responsabile scientifico del Convisar, considera che «la produzione vitivinicola sarda rappresenta il 2% di quella nazionale, l’1% di tutte le esportazioni. Ma i nostri vini a denominazione di origine controllata e garantita rappresentano il 35% della produzione sarda, mentre migliora il livello delle cantine private e aumentano i riconoscimenti nazionali e internazionali». Segno che l’Isola comincia a farsi notare. Per Mariano Murru direttore tecnico di Argiolas «vendiamo in Nord Europa e negli Stati Uniti e ci muoviamo bene anche nell’Est Europa e in Asia. Ma occorre fare di più per far conoscere il prodotto Sardegna». Piero Mancini, dell’omonima cantina, concorda e ricorda che spesso i produttori sardi devono fare i conti con colossi internazionali.

LA REGIONE Per l’assessore alla Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenuto al convegno, c’è una disponibilità a studiare strategie mirate alla promozione «purché elaborate con azioni di marketing selettive legate ai diversi prodotti. Ma, avverte, per essere competitivi a livello globale occorre investire sulla qualità senza trascurare l’incremento della quantità delle produzioni».
c.e.

Fonte: Unione Sarda del 27 Novembre 2010


CONSORZIO UNO Chiostro del Carmine, via Carmine - Oristano, Codice fiscale: 90021620951 - Partita IVA: 01128230958 - Iscritto al Registro Imprese di Oristano, n. 90021620951 - REA: OR - 113742
Centralino: tel. 0783 778005 - Segreteria studenti: tel. 0783 779086, Email segreteria@consorziouno.it - Privacy policy - Credits - webmail webmail