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Crediti formativi agli studenti che fanno i volontari

Università di Cagliari - Rettorato

5 luglio 2010

Il Senato accademico dell’Ateneo ha approvato la proposta del gruppo “Città Universitaria” dell’Urban Center che ha proposto il riconoscimento di crediti formativi universitari per le attività di volontariato svolte dagli studenti.
Si tratta, come sottolinea Antonello Gregorini, del comitato promotore dell’Urban center, di «un mandato alle facoltà perché si interfaccino con il mondo del volontariato e facciano le convenzioni».

L’iniziativa, che ricalca le consolidate esperienze degli Atenei anglosassoni dove il volontariato dà punti nei curriculum, nasce da una constatazione: «Durante il suo primo anno di vita il nostro comitato ha lavorato spesso al fianco delle associazioni di volontariato e l’incontro si è sempre rivelato stimolante e proficuo. Si tratta», aggiunge Gregorini, «di una realtà che abbraccia l’intera comunità, che si dirama in ogni luogo del vivere sociale e colma i vuoti lasciati dalle istituzioni così come dalle famiglie».
«Ma alla base della proposta», aggiunge l’esponente dell’Urban center cagliaritano, «c’è anche una riflessione su due concetti ricorrenti tanto nell’esperienza dell’Urban Center quanto nelle attività di volontariato: partecipazione e formazione. Noi crediamo che la partecipazione politica si realizzi ben al di là della pratica del voto: la scheda elettorale non può essere l’unico strumento di intervento nella politica cittadina e il cittadino diventa responsabile solo nel momento in cui prende coscienza della situazione reale nella propria comunità. Ed il volontario non è forse anch’egli un cittadino consapevole che si fa carico di carenze e disfunzioni presenti nella società?

E qui interviene il secondo concetto, quello di formazione: il volontariato», conclude Gregorini, «educa i cittadini, fornendo una formazione permanente in quanto legata più allo sviluppo della persona che ad una specifica professionalità. Il volontariato offre al singolo gli strumenti per creare relazioni durature e al contempo per sviluppare la capacità di incontrare e di “sentire” l’altro: si tratta di risorse sempre più carenti nella società odierna, così frammentata da rappresentare un terreno fertile per sentimenti di indifferenza, intolleranza, esclusione sociale e ghettizzazione.
IL PRECEDENTE L’iniziativa dell’Urban center segue e amplia quella della facoltà di Giurisprudenza che a fine aprile ha firmato un protocollo d’intesa con la Caritas: gli studenti otterranno crediti collaborando con l’associazione di volontariato.


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