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Studenti del corso di laurea impegnati anche quest'anno nella Sartiglia

22 febbraio 2010

La Sartiglia 2010 và in archivio con il ricordo indelebile della bellissima remada di Elisabetta Sechi e la soddisfazione complessiva della Fondazione Sa Sartiglia, dei Gremi e del Comune di Oristano per gli aspetti legati all’organizzazione.

Questa mattina il bilancio è stato tracciato dagli organi della Fondazione.

In assenza del Presidente Angela Nonnis il compito è toccato al Presidente facente funzioni Andrea Lutzu insieme ai componenti Tonino Deriu e Carlo Pau. Alla conferenza stampa erano presenti anche il Direttore Francesco Obino e il Responsabile tecnico Filippo Uras.

Sotto il profilo della sicurezza, elemento sul quale si è concentrata l’attenzione della macchina organizzativa, soprattutto dopo l’incidente del 2009, tutto ha funzionato alla perfezione. Le piste erano sgombre e i cavalieri hanno potuto percorrere la via Duomo e la via Mazzini in assoluta tranquillità. Il servizio d’ordine, secondo quanto era stato concordato nelle riunioni operative in Prefettura, ha vigilato sulle presenze in pista limitandole all’essenziale.

Il servizio di accoglienza predisposto dalla Fondazione Sa Sartiglia ha consentito di accogliere al meglio i tanti turisti richiamati dalla manifestazione. I parcheggi messi a disposizione dal Centro commerciale Porta Nuova, il servizio di bus navetta dell’ARST, gli info-point nelle strade di accesso alla città, la collaborazione con le emittenti televisive per garantire le dirette, il maxi schermo sistemato in piazza Eleonora, il sito internet costantemente aggiornato che è stato letteralmente preso d’assalto nei giorni della manifestazione così come l’ufficio aperto nel Palazzo Campus Colonna, in piazza Eleonora. Iniziative e servizi offerti direttamente o per i quali la Fondazione Sa Sartiglia ha garantito il pieno sostegno organizzativo, logistico ed economico.

Negli uffici della Fondazione, nell’ultima settimana, fino ai giorni della manifestazione sono transitate almeno 5000 persone per l’acquisto dei biglietti e per avere informazioni sulla Sartiglia e sulla città, ma anche alla ricerca di un ricordo della manifestazione che il personale presente, sempre cortese e disponibile, ha accompagnato con un amaretto o un mostacciolo. Grande affluenza anche nell’ufficio postale allestito a Palazzo degli Scolopi per l’emissione e l’annullo filatelico con la grande novità delò francobollo della Sartiglia.

Domenica sono stati staccati 2068 biglietti per la corsa alla stella e 934 per le pariglie. Tutto esaurito.
Martedì sono stati venduti 1328 biglietti per la Corsa alla stella e 847 per le pariglie. Rispetto al 2009 c’è stato un leggero calo per il martedì, circa il 3%, con tante rinunce dovute al maltempo e al possibile sciopero dei cavalieri.

I percorsi sono stati allestiti rispettando le misure di sicurezza. La nuova pavimentazione in basalto della via Duomo ha comportato qualche accorgimento in più e per questo motivo i tempi per la sistemazione e la rimozione della sabbia sono stati leggermente più lunghi del passato. Una prudenza che ha consentito di salvaguardare il nuovo fondo stradale.

Positiva anche l’esperienza con il Corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici (Facoltà di Economia di Cagliari) che ha sede a Oristano presso il Consorzio UNO che ha messo a disposizione una decina di studenti per le attività di supporto al servizio informativo della Fondazione e per assistere i turisti che durante il carnevale affollano Oristano.
E non si può dimenticare che nel mese di Dicembre il Comune e la Fondazione hanno messo a disposizione dell’Associazione cavalieri la pista di Cort’e Baccas, segno dell’attenzione verso le esigenze dei cavalieri.

Nell’attesa delle decisioni della Giuria, la Fondazione traccia dunque un bilancio positivo della Sartiglia 2010.
C’è il rammarico, evidente, per il comportamento di quei cavalieri che domenica, e in misura minore martedì, hanno attuato una forma di protesta non effettuando le evoluzioni durante la corsa delle Pariglie.
Più di tante valutazioni, vale la reazione irritata del pubblico che ha accompagnato il passaggio di quei cavalieri con bordate di fischi. Il sentimento prevalente in questi giorni è di condanna nei confronti delle decisioni dei cavalieri nei confronti dei quali molti chiedono la squalifica.

Ovviamente la Fondazione non può ragionare sulla base del sentimento, ma deve attenersi ai fatti ed assumere decisioni eque fondate sulla ragionevolezza e sugli atti ufficiali.

La Fondazione ha un rapporto funzionale con l’Associazione cavalieri e con questo soggetto deve rapportarsi per capire se sia accettabile il comportamento dei cavalieri.
Uno sciopero ha senso quando ne vengono rese note le ragioni e mai nessuno, in forma ufficiale, ha comunicato l’intenzione di attuare uno sciopero alla Fondazione.
In assenza di una qualsiasi spiegazione, doverosa nei confronti della Fondazione, dei Gremi e del pubblico presente, non resta che attenersi ai fatti e prendere atto del fatto che alcuni cavalieri si sono astenuti dallo svolgimento delle evoluzioni.

I cavalieri lamentano il mancato pagamento dei rimborsi e dei premi della Sartiglia 2009.
Il contratto sottoscritto dall’Associazione cavalieri con la Fondazione prevede che il pagamento sia effettuato dopo che la Fondazione avrà riscosso i contributi da parte dei soggetti che contribuiscono economicamente alla Sartiglia. A tutt’oggi la Regione, così come la Provincia che insieme al Comune, alla Fondazione Banco di Sardegna e a qualche sponsor privato rendono possibile la manifestazione, non ha ancora erogato il contributo che ammonta a circa 170 mila Euro. Dalla Regione si sa però che i fondi dovrebbero essere accreditati alla Fondazione nelle prossime settimane. E questa è una notizia che anche i cavalieri conoscono così come sanno che il pagamento dei premi e dei rimborsi sarà immediato.

C’è da considerare, peraltro, che anche molti altri soggetti che hanno lavorato alla realizzazione della Sartiglia 2009 non hanno percepito o hanno percepito solo in parte le spettanze per le prestazioni svolte. Nessuno si è mai sognato di astenersi dal lavoro e ognuno ha svolto con dedizione i compiti assegnati per la buona riuscita della Sartiglia 2010.

Correre la Sartiglia deve essere un onore e, fermo restando il diritto a ricevere le somme spettanti, appare ovvio che non si può mercificare una manifestazione, oltraggiandola con comportamenti che la danneggiano e ne rovinano l’immagine.
Si poteva protestare prima e dopo, ma ai più non è sembrato giusto macchiare la giostra e vanificare il lavoro di un anno con una protesta inopportuna e intempestiva.

Molti oristanesi, appassionati di Sartiglia, sollecitano sanzioni.
La Fondazione (il cui consiglio di amministrazione è costituito dai Gremi e dal Comune che da sempre organizzano la manifestazione) ha rapporti ufficiali con l’Associazione cavalieri e con questo organismo valuterà se e quali azioni intraprendere nei confronti dei cavalieri ribelli.
 

Fonte: sartiglia.info


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