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Salumi per l'Islam, vince un'azienda sarda. Assessore Prato: "Premio a diversificazione e innovazione di prodotto"

Salumi per l'Islam, vince un'azienda sarda

2 luglio 2010

"Il riconoscimento a La Genuina - spiega ancora Prato - è la prova provata che solo con idee nuove, con un’agricoltura che si evolve con produzioni fortemente legate alle materie prime locali e all’innovazione, il nostro comparto può guardare con speranza al futuro".

CAGLIARI - "Esprimo il mio più sincero apprezzamento per il nuovo e importante riconoscimento a un’azienda dell’agro-alimentare sarda, che ha saputo con convinzione seguire un’idea di diversificazione di prodotto e in grado di portare la Sardegna in Italia e nei Paesi di diverse culture dalla nostra".

È il commento dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, dopo che ieri l’azienda ''La Genuina'' di Ploaghe guidata da Antonello Salis (che produce salumi ovini, caprini e bovini autoctoni preparati secondo le rigide regole halal per i musulmani e kosher per la religione ebraica) ha vinto l’edizione 2010 del premio “Oscar Green” Coldiretti per l’innovazione in agricoltura.

"Il riconoscimento a La Genuina – spiega ancora Prato – è la prova provata che solo con idee nuove, con un’agricoltura che si evolve con produzioni fortemente legate alle materie prime locali e all’innovazione, il nostro comparto può guardare con speranza al futuro". A questo proposito, l’assessore nei prossimi giorni farà tappa nell’azienda di Ploaghe e continuerà il suo tour in quelle realtà agro-alimentari isolane che utilizzano le materie prime locali.

I prodotti preparati con carne di pecora e capra vengono controllati e certificati dall'Imam, la principale autorità religiosa per l'Islam. Oggi la diffusione del metodo di lavorazione della carne halal interessa ormai tutti i piccoli e i grandi centri del territorio nazionale, con oltre 100 macelli halal, ormai un quinto del totale di quelli autorizzati Ce. Secondo le stime diffuse da Coldiretti, il mercato nazionale di questi prodotti conformi ai precetti di religione islamica ammonta a circa 5 miliardi di euro.Sempre ieri a Roma è stata firmata la convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa della Coreis (Comunità religiosa islamica) da parte dei dicasteri degli Esteri, dello Sviluppo economico, della Salute e delle Politiche agricole, con l’obiettivo di creare un marchio nazionale che certifichi la conformità alle norme del Corano del made in Italy nei settori alimentare, cosmetico e farmaceutico.

Fonte: sito ufficilae Regione Sardegna


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