5 febbraio 2010
Si è svolta il 3 febbraio presso la sede del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca una riunione dei Rettori di sedici atenei (Bari, Basilicata, Cagliari, Calabria, Enna Kore, Foggia, Messina, Molise, Napoli 2, Palermo, Politecnico di Bari, Reggio Calabria, Salento, Sannio, Sassari, Teramo) aderenti alla RAM-Rete delle Università Meridionali, un vero e proprio laboratorio di programmazione comune e di buone pratiche.
La Rete, rete nata dall’esigenza di attivare varie forme sistematiche di collaborazione, intende difendere e ulteriormente sviluppare il fondamentale e specifico ruolo svolto dalle università meridionali nello sviluppo delle regioni del Mezzogiorno d’Italia, fortemente messo in crisi dalle recenti misure in materia di distribuzione delle risorse, affermando i principi di autonomia, responsabilità, qualità e valutazione non disgiunti dalla valorizzazione. In un momento in cui si apre una nuova stagione della “questione meridionale” le Università non vogliono sottrarsi ad una nuova sfida decisiva per l’intero Paese, chiedendo, però, di essere messe nelle condizioni di poter svolgere appieno la loro peculiare funzione di motore della crescita culturale e sociale, dello sviluppo locale, dell’affermazione dellalegalità, della democrazia, della partecipazione e della coscienza libera e critica. Considerando una risorsa, e non un limite, la diversità tra le varie università e le loro specifiche missioni, le università meridionali vogliono, al contempo, riaffermare quello spirito di solidarietà che ha sempre costituito uno dei punti di forza del sistema universitario italiano.
In tale azione i rettori meridionali confermano la loro piena adesione alla CRUI-Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, pur rivendicando la peculiarità dei problemi e delle esigenze degli Atenei meridionale con particolare riferimento alle oggettive posizioni di svantaggio socio-economico in cui gli stessi Atenei si trovano ad esercitare i propri compiti istituzionali. In tal senso la Rete intende contribuire attivamente alla elaborazione di uno specifico Progetto CRUI per le Università del Sud da sottoporre all’esame del Ministero e delle forze politiche.
Tra i primi obiettivi, esaminati nel corso dell’incontro:
Fonte: www.strill.it
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