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Successo del "Noi Siamo Uno Day"

NoiSiamoUNOday

21 dicembre 2010

Si è concluso con un rinfresco ed una grande festa danzante per tutti gli studenti il “Noi Siamo Uno Day”, evento ideato per celebrare l’inizio del nuovo Anno Accademico al Consorzio UNO di Oristano.

Un anno contraddistinto dallo straordinario aumento degli iscritti (152 matricole nel 2010 contro 85 nel 2009) e dall’elevata percentuale di successo nel completamento del percorso di studi: ben 48 i laureati 2010 in Biotecnologie Industriali, Archeologia Subacquea, Economia e Gestione dei Servizi turistici, Tecnologie Viticole, Enologiche e Alimentari. A loro è stata dedicata una breve cerimonia di saluto con la consegna di un omaggio-simbolo: la maschera in ceramica del “componidore” , figura centrale della Sartiglia, a suggello del ricordo dell’esperienza di studio e di crescita vissuta insieme negli anni di permanenza presso la sede universitaria di Oristano. Scenario indimenticabile della serata è stato lo splendido Auditorium di S.Domenico, dove subito dopo è stata la volta della presentazione del primo video lip –dub universitario sardo.

Il video, girato il 1 dicembre fra le vie della città e all’interno della sede storica del Chiostro del Carmine era finalizzato a promuovere con mezzi moderni e “non convenzionali” le attività didattiche del Consorzio, mutuate dai due Atenei di Cagliari e Sassari. Studenti, docenti e il personale della struttura si sono prestati con entusiasmo a comparire come protagonisti e comparse nella pellicola che parodiava la clip musicale di un grande successo degli anni ottanta, “Noi Ragazzi di Oggi”, con tanto di sosia del cantante Luis Miguel. Tore Cubeddu, autore del video, racconta: “L’idea era quella di lanciare un messaggio fresco, giovane, ma sfruttando i codici della tradizione, dell’identità, del territorio, rispettando quindi la vocazione del Consorzio. Ogni corso”, prosegue “ha sviluppato una propria coreografia, colorata e ironica per raccontarsi e raccontare le proprie peculiarità”. Sul palco, insieme al regista si sono alternati anche il coreografo Luca Fanni e il direttore della fotografia Paolo Carboni, che hanno voluto ancora ringraziare i ragazzi per la coinvolgente energia e per l’entusiasmo con cui hanno partecipato alle riprese della clip scaricabile ora sul canale Youtube del Consorzio UNO.

Particolarmente intenso, durante la serata, il momento di confronto e di dialogo con la scrittrice Michela Murgia, vincitrice del premio Campiello 2010 con il romanzo Accabbadora. L’autrice di Cabras ha voluto raccontarsi e raccontare la sua sardità definendosi “appartenente” e non “identitaria”: con questo sottolineando di aver compiuto una scelta attiva e consapevole, mai atrofizzata negli stereotipi di un’identità non meglio definita, posticcia, ma profondamente riconoscibile, viva e in continua evoluzione. Insieme a Tore Cubeddu Michela ha affrontato il tema del coraggio di una sfida possibile, quella di realizzare i propri sogni là dove si è nati, senza sentirsi per questo figli di un Dio Minore. La scelta della partenza è un’altra strada possibile, ha commentato, a patto che non venga vissuta come una resa o come un riscatto, ma come il modo più naturale per incontrare la propria realizzazione. La scrittrice, profonda conoscitrice delle problematiche giovanili (esordì con un romanzo che raccontava la vita precaria dei lavoratori di un call center, poi trasposto nella versione cinematografica di “Tutta la vita davanti”, del regista Virzì) non ha voluto assegnare degli “obbiettivi” alla platea di ragazzi (“non voglio pontificare”, si è schernita dal palco), ma raccontando se stessa e la sua storia ha dimostrato plasticamente che forza, intelligenza e determinazione sono i migliori strumenti per raggiungere degli obbiettivi importanti.
Il dialogo con Michela Murgia è stato accompagnato dalle letture e dagli intermezzi musicali di Giacomo Casti e Matteo Sau (Associazione Chourmo).


 


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