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L'ENOLOGIA

Se il mondo delle cantine e del vino vi affascina potrete scegliere il curriculum di Viticoltura ed Enologia, studiando nello specifico la filiera vitivinicola e tutti i suoi aspetti.

La filiera vitivinicola può essere scomposta in quattro processi principali:

1. Produzione delle uve: è un processo che prevede tutte le fasi che vanno dall’impianto del vigneto alla gestione agronomica annuale che l’azienda effettua, fino alla raccolta delle uve a maturazione avvenuta e successiva consegna delle materie prime al centro di vinificazione.

2. Centro di vinificazione: questo processo prevede il conferimento delle uve al centro per l’ottenimento prima di mosti e, successivamente, per la produzione di vini.

3. Centro di condizionamento: è il processo di "confezionamento", definito di condizionamento anziché di imbottigliamento perchè non è detto che il vino prodotto sia distribuito soltanto in bottiglie. Esso può essere venduto in dame, in cisterne o al dettaglio sfuso. In questa fase si ha la costituzione dei blend (ossia una miscela di più vini o di più uve, per ottenere un taglio unico) per ottenere la tipologia di vino desiderato oppure l’invecchiamento in barriques. Il prodotto viene successivamente confezionato, etichettato e stoccato, pronto per essere venduto.

4. Centro di distribuzione: è la fase in cui il prodotto viene venduto al cliente. Questi processi, nelle realtà più semplici possono far riferimento ad un solo operatore (filiera corta), mentre nelle realtà più complesse possono riferirsi anche a quattro operatori diversi.

Per ottenere un prodotto qualitativamente elevato occorre dedicarsi con attenzione anche alle attività in vigna (pratiche agronomiche): per questo la viticoltura è fondamentale nella produzione del vino. I fattori fondamentali che permettono di ottenere delle ottime uve da vino, e quindi dei vini di qualità, sono il vitigno (varietà di vite utilizzata), il tipo di terreno (uno stesso vitigno fornisce prodotti più o meno buoni a seconda del tipo di terreno in cui è piantato), il “sesto d'impianto” (la distanza tra i filari del vigneto) o densità di distribuzione delle piante, il tempo di esposizione alla luce, il clima temperato, la zona in cui si trova la vigna. Ai fini della qualità del prodotto finale sono determinanti anche alcune attività in vigna quali le potature ed il diradamento dei grappoli (minore è il numero di grappoli per pianta maggiore sarà la qualità dell'uva). Molto importanti per la produzione di un vino di qualità sono anche la scelta del giusto periodo della raccolta dell'uva (vendemmia), del sistema di raccolta (quello manuale, più selettivo, è preferibile al meccanico) e del il sistema di conferimento, o trasporto, delle uve in cantina (per preservarne l'integrità).

L'enologia, il cui nome deriva dal greco "oinos" (vino) e "logos" (studio), è quindi una vera e propria scienza che studia il vino e la sua produzione, dalla vendemmia alla bottiglia, attraverso lo studio della microbiologia, della chimica e delle caratteristiche sensoriali.

Il vigneto ha sempre svolto un ruolo importante nell'economia agricola sarda, tanto che la Sardegna ha avuto una veste determinante nella coltivazione della vite fin dall’epoca nuragica come dimostrato agli inizi del 2015 da nuovi reperti archeologici rinvenuti in alcuni siti nuragici dell’oristanese: i nostri avi sono stati i primi nell’area occidentale del Mediterraneo a coltivare la vite. Questa scoperta è stata fatta dall’équipe archeobotanica del Centro Conservazione Biodiversità dell’Università di Cagliari.

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